TRASPORTI

Gtt, ora vanno a fuoco anche i tram

È successo questa mattina in centro a Torino. Sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Negli anni scorsi il processo per le fiamme sui vecchi autobus. E Lancione lancia l'allarme: "In Piemonte servono mille nuovi autisti"

È stato, con ogni probabilità un surriscaldamento dovuto al caldo, nella tarda mattinata di oggi, a far andare a fuoco il carrello motore di un tram della linea 15. E dire che non è certo un’estate torrida quella che sta vivendo Torino con temperature che solo negli ultimi giorni hanno raggiunto i 30 gradi, senza peraltro toccare i picchi degli anni passati quando si è arrivati più volte a 40. Eppure i tram vanno in fiamme, com’è accaduto nel centro cittadino, tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris, per fortuna senza conseguenze sulle persone. I passeggeri sono stati fatti subito scendere e non ci sono stati feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, oltre ai carabinieri e al personale di Gtt. Per spegnere l’incendio sono state utilizzate manichette da cui è uscita grande quantità di schiuma che ha riempito l'area intorno al tram.

Negli anni scorsi tra le fiamme ci finivano gli autobus, troppo vecchi per stare ancora sulla strada. Decine furono gli incendi tra il 2010 e il 2021 al punto da provocare un’indagine della magistratura. Con le nuove flotte e la conseguente dismissione dei bus più obsoleti, però, gli incidenti sono diventati sempre più rari fino a scomparire.

Ma questo non è l’unico problema dell’azienda pubblica dei trasporti di Torino, inserita in un settore in profondo cambiamento, dettato in particolare dalla transizione ecologica, su cui grava la penuria di forza lavoro, in particolare gli autisti. Ieri l’amministratore delegato Serena Lancione ha spiegato che “per aumentare il numero dei mezzi pubblici con alimentazioni meno inquinanti in Piemonte servono in un quinquennio, per le sole linee extraurbane, tra i 76 e i 336 milioni di euro”. Lo ha durante l’assemblea dell’Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il rinnovo delle flotte, con bus meno inquinanti, e gli organici da reintegrare - 1.000 autisti nei prossimi 5 anni per solo turnover, sono le priorità indicate da Lancione.

Sul tema della carenza di autisti, Lancione ha auspicato “una forte sinergia tra le aziende del settore, le istituzioni e gli enti formativi per agevolare e finanziare percorsi per il conseguimento delle patenti necessarie da parte dei giovani”. Non solo, secondo la presidente di Anav e ad di Gtt “un importante contributo potrebbe essere fornito anche dalla Fondazioni bancarie, trattandosi peraltro di una sensibile tematica di natura sociale”.

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