GRANA PADANA

Lega, Canavese in subbuglio e senza eletti. Segretaria sfiduciata

Da enclave elettorale a ultima provincia dell'impero. Una sezione litigiosa e divisa tra scazzi e diaspore: a farne le spese la povera Astrid Sento che saluta tutti. Redini in mano all'onorevole Giglio Vigna, forte della rielezione nella "roccaforte" di Ingria (2 preferenze)

Un’enclave elettorale ormai in disarmo. Così il Canavese, un tempo la “nona provincia del Piemonte” al punto da avere un suo segretario territoriale, ha perso la sua centralità nella geografia leghista, tra litigi, diaspore e un’emorragia di voti che non ha precedenti. Nei giorni scorsi è arrivato anche l'addio di Astrid Sento, ormai ex segretaria provinciale dopo appena un anno di mandato, decaduta dopo le dimissioni in blocco del suo direttivo. Cinque anni fa il Canavese aveva portato a Palazzo Lascaris ben quattro consiglieri regionali e oggi si ritrova senza rappresentanza. Due di loro – Claudio Leone e Gianni Fava – hanno fatto le valigie per trasferirsi nell’Udc il primo e in Forza Italia il secondo. Proprio quest’ultimo è riuscito a ottenere la rielezione mentre i due rimasti nella Lega, Gianluca Gavazza e Andrea Cane, si sono classificati sesto e settimo, costretti ad accontentarsi di una pacca sulla spalla e tante grazie per l’impegno profuso.

Una sezione litigiosa che ha perso buona parte dell’influenza d’un tempo. In molti, per esempio, non hanno capito perché Cesare Pianasso, senatore poi rientrato alla base, nell’ultima tornata abbia voltato le spalle ai candidati canavesani per sostenere un torinese, Giuseppe Catizone. Ripicca, dicono alcuni. Di certo ora sono in tanti a volergli revocare il contratto ottenuto alla Camera mentre di rinnovargli quello che aveva in Consiglio regionale non ci pensa nessuno. Risultato: gli unici due eletti sono stati Fabrizio Ricca e Andrea Cerutti, prima esclusa Sara Zambaia: tutti torinesi e Canavese sempre più nell’angolo.

Leggi anche: La Lega s'è persa il Canavese

Ma non solo in Regione sono rimasti sguarniti i canavesani. Nessun consigliere in Città Metropolitana, né a Ivrea e neanche a Rivarolo che sono i due principali centri del distretto. Al posto di Astrid Sento riprenderà le redini del partito locale Alessandro Giglio Vigna, parlamentare vicino al capogruppo a Montecitorio Riccardo Molinari, ma anche su di lui monta un certo malcontento e qualche ingenerosa battuta per quelle due preferenze conquistate a Ingria che gli hanno consentito di essere eletto in Consiglio comunale. E intanto c'è chi addirittura parla di “tornare a fonderci con Torino”.

print_icon