FINANZA & POTERI

Crt sotto sorveglianza del Mef. Commissariamento "sospeso"

La decisione "salomonica" di Giorgetti che, da cuor di leone, non se l'è sentita di prendere un provvedimento drastico. Verranno imposte alcune prescrizioni "stringenti" su governance, statuto e incompatibilità. In caso di inadempienza interverrà il ministero

Non ci sarà il commissariamento della Crt, ma una serie di prescrizioni “stringenti” a cui adempiere. Questo sarebbe l’orientamento emerso nelle ultime ore al Mef alla luce della relazione dei due ispettori inviati a Palazzo Perrone. Indicazioni che se non verranno rispettate farebbero scattare automaticamente il commissariamento. Si tratterebbe di una sorta di ultima chiamata da parte del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti: una decisione “salomonica” per salvare capra e cavoli. In sintesi, l’autorità di vigilanza ha accertato situazioni anomale nella gestione dell’ente, così come denunciate dall’ex segretario generale Andrea Varese, ma concede ai vertici dell’istituzione torinese la possibilità di porvi rimedio. Un colpo al cerchio, Fabrizio Palenzona, scalzato dalla poltrona di presidente dalla “congiura di palazzo”, e uno alla botte, Giuseppe Guzzetti, il dominus delle fondazioni contrario a interventi drastici che, ai suoi occhi, minerebbero la loro indipendenza.

Un percorso di “'self cleaning” che prevede interventi su governance, statuto, doppi incarichi e verifica delle incompatibilità, al termine del quale il Mef opererà una verifica. Arrivando a prospettare modifiche delle norme che pure erano state approvate dallo stesso ministero in sede di omologazione del nuovo statuto, operato durante il mandato precedente, quando alla guida della fondazione c’era Giovanni Quaglia. Il Mef che smentisce o, perlomeno, rettifica sé stesso? Paradossale in una vicenda in cui non mancano aspetti surreali. Ma tant’è.

La possibilità di un commissariamento – secondo quanto si apprende – non sarebbe in pratica ancora esclusa ma per ora momentaneamente evitata. L’incontro del 2 luglio, quando la neo presidente Anna Maria Poggi è scesa a Roma per varcare il portone di via XX Settembre sarebbe stato chiesto da Crt e accordato come da prassi dal Mef. Il prossimo appuntamento è per il 23 luglio, quando si riuniranno il Consiglio di indirizzo e il Consiglio di amministrazione della Fondazione Crt che, se nel frattempo saranno arrivate le prescrizioni del ministero, le prenderà in considerazione e che, in ogni caso, inizierà a discutere delle misure allo studio.