AMBIENTE

Cirio porta spiga. Piemonte al top per la sua campagna

Con tredici località è la prima regione in Italia nei Comuni rurali davanti alle Marche. Male la Calabria, mentre la Toscana è terza ma perde due Comuni. La Sicilia entra con Ragusa. Il nuovo report curato da Fee/Confagricoltura

Crescono le “spighe verdi” in Italia. Quest’anno saranno 75 i Comuni che potranno fregarsi del riconoscimento della Fee (Foundation for Environmental Education), l'organizzazione che rilascia nel mondo le Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali in un percorso virtuoso che giovi all'ambiente e alla qualità della vita. Uno schema, quello delle spighe verdi, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Le conferme di Alba, Bra, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba e Santo Stefano Belbo rendono la provincia Granda prima in Italia. Oltre alle località cuneesi, sono stati premiati in Piemonte i Comuni di Gamalero, Gavi e Volpedo (Alessandria), Canelli (Asti) e Pralormo (Torino), portando la regione ad aumentare di uno la quota 2023, con 13 riconoscimenti sui 75 assegnati in tutta Italia.

Le Spighe Verdi, assegnate questa mattina a 15 Regioni, vedono sul podio come maggior numero di riconoscimenti il Piemonte con 13 località, le Marche con 9 e la Toscana con 8. Seguono a pari merito Umbria e Puglia con 8 Comuni, la Calabria con 7, la Campania con 6, il Lazio con 5, Liguria e Abruzzo con 2, Emilia-Romagna e Basilicata con 1. Tra le regioni, entra anche la Sicilia con Ragusa. Gli altri nuovi ingressi sono Senigallia (Marche), Gavi (Piemonte), Nardò (Puglia), Gambassi Terme (Toscana) e Trevi (Umbria). I Comuni non confermati, invece, sono Sellia (Calabria), Fiesole e Greve in Chianti (Toscana).

Gli indicatori presi in considerazione sono 67 tra cui la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano, l’accessibilità per tutti senza limitazioni. I Comuni “spiga verde” sono stati annunciati stamattina nella cerimonia di premiazione svoltasi a Roma presso il Ministero della Cultura, alla presenza dei sindaci vincitori.

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