Disordini in carcere a Ivrea, Osapp chiede stato d'emergenza

Ancora disordini nel carcere di Ivrea dove ieri si sono verificate proteste, tensioni e danneggiamenti da parte dei detenuti. A darne notizia l'Osapp, l'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria. Le tensioni sono iniziate intorno alle 18, nel reparto isolamento, dove un detenuto di origine marocchina ha distrutto l'apparato telefonico dell'amministrazione in uso ai detenuti e, con una stampella in possesso a causa di una frattura, ha mandato in frantumi i neon e ha colpito il comandante del reparto. Altri disordini al terzo piano dove alcuni ristretti hanno dato fuoco ai cuscini, distruggendo gli armadietti per poi lanciarli nei corridoi. Sono state lanciate anche bombolette e bastoni di legno all'indirizzo degli agenti intervenuti per sedare la protesta. La situazione si è normalizzata solo in piena notte. "Ad Ivrea, come in altre decine di penitenziari, il malgoverno delle strutture, lo stato di abbandono del personale e l'ingestibilità dei detenuti, sono ormai la principale caratteristica della gestione da parte del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria - dice Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp - la situazione di Ivrea è quanto mai critica e pericolosa per l'incolumità del personale. Il governo Meloni dichiari lo stato di emergenza nazionale".

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