Autonomia: Cirio, "confronto partito bene con Protezione civile"

"Noi ci siamo presentati forti di un mandato del consiglio regionale del Piemonte che, pensate, nella mia regione è un consiglio di cui io non facevo parte perché la richiesta di autonomia differenziata del Piemonte è stata approvata dal mio predecessore Chiamparino e dal consiglio regionale di allora e io su quella mi muovo. Poi noi nel dicembre 2019 l'avevamo implementata di alcune materie, di alcune funzioni che ritenevamo corrette e oggi siamo qua al tavolo convocati dal Governo proprio per iniziare un confronto che noi crediamo sia un confronto importante soprattutto perché è previsto dalla nostra Costituzione". Lo ha affermato il governatore del Piemonte Alberto Cirio al termine dell'incontro con il ministro Roberto Calderoli sulle materie non Lep della legge sulla Autonomia differenziata. "Il governo ha avuto un merito, e la presidente Meloni in questo è stata molto accorta, perché attraverso l'introduzione della preventiva clausola della determinazione dei Lep è riuscita a garantire - ha detto ancora Cirio - che questo tipo di autonomia porti i suoi benefici e non sia invece un'occasione di disparità o diseguaglianze tra le regioni e questa è una clausola di salvaguardia in cui noi crediamo molto. Peraltro il mio partito e il mio segretario nazionale, Antonio Tajani, hanno voluto ulteriormente porre un elemento di garanzia come l'Osservatorio". La protezione civile, ha osservato Cirio, "credo che sia la prova più concreta di come l'autonomia possa essere davvero una buona cosa. Lo dico come Presidente di una Regione che quest'anno ricorda i 30 anni da un alluvione che nel 1994 ha creato morte e distruzione nella mia regione. Avere l'autonomia differenziata sulla protezione civile vuol dire che un presidente di regione potrà, laddove esistono evidentemente i requisiti, dichiarare lo stato di calamità naturale nella propria regione, cosa che oggi non può fare". 

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