PALAZZO LASCARIS

Solidarietà al popolo venezuelano, ma Pd e Avs preferiscono Maduro

Al Consiglio regionale del Piemonte il centrosinistra non vota l'ordine del giorno del Comitato Diritti umani che condanna la dittatura del delfino di Chavez e i suoi crimini. Riva Vercellotti (FdI): "Emerse tutte le loro contraddizioni"

In Piemonte il Consiglio regionale esprime la sua solidarietà e “totale vicinanza al popola venezuelano” per “una situazione che si aggrava giorno dopo giorno” ma il centrosinistra non vota l’ordine del giorno presentato dal Comitato Diritti umani e civili, presieduto dal presidente di Palazzo Lascaris Davide Nicco, primo firmatario del documento. Unica eccezione Vittoria Nallo, capogruppo di Italia Viva. È forse la prima volta che, su un tema internazionale di diritti umani, una parte del parlamentino piemontese non partecipa al voto.

E dire che in una prima fase Pd e Avs avevano assicurato il loro sostegno all’odg, peraltro chiedendo e ottenendo delle modifiche al presidente Nicco, poi però un intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Riva Vercellotti ha fatto saltare il banco: “Invece di cogliere questo spirito collaborativo ha voluto nuovamente sottolineare una spaccatura ideologica in chiave italiana, per riportare tutto a esigenze elettorali nostrane, dimenticandosi dello spirito più alto che ispirava il provvedimento. A questo punto, non abbiamo potuto che non partecipare alla votazione, sottolineando che ancora una volta questa maggioranza ha svilito il lavoro del nostro Consiglio” si legge in una nota diffusa dalla capogruppo del Pd Gianna Pentenero. E in effetti, che non tutte le posizioni all’interno del centrosinistra fossero a favore dell’ordine del giorno era cosa nota. Le tre rappresentanti di Avs e parte dell’ala sinistra del Pd fanno ancora fatica a considerare Nicolàs Maduro un dittatore della peggior specie per via di quell’imprinting comunista che dai caraibi all’America latina rievoca a qualcuno, come in un riflesso condizionato, la leggenda di Cuba e di Guevara (che anche lì ce ne sarebbe da dire).

In aula Riva Vercellotti ha parlato di atteggiamento ambiguo della sinistra nei confronti di certe dittature e giusto per non smentirlo i consiglieri d’opposizione hanno deciso di non votare un documento che nella forma e nella sostanza era ineccepibile. “Il documento ha fatto emergere tutte le contraddizioni e le divisioni della sinistra” afferma Riva Vercellotti. “È ora di finirla – ha aggiunto il numero di FdI – e mi rivolgo ai colleghi della sinistra, sempre pronti a manifestare e a gridare al fascismo, di fare dei distinguo, di paragonare, con perfetta faccia di bronzo, un regime sanguinario come quello di Maduro al Governo italiano o peggio ancora di rifugiarsi in imbarazzanti silenzi. La sinistra piemontese, sempre pronta a scatenarsi per i diritti quando conviene, è invece muta quando la condanna riguarda regimi dittatoriali di ispirazione comunista. Non ci sono dittature buone e dittature cattive, la sinistra purtroppo ha perso l’occasione per cancellare ogni ambiguità”.

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