118, chiude la centrale di Asti

La centrale operativa si fermerà il prossimo 29 Settembre, ma il personale sanitario ad oggi non ha ricevuto alcuna comunicazione su turnazioni e modalità di copertura delle postazioni

La centrale Operativa 118 di Asti chiude. Tutte le chiamate al 118 della provincia astigiana verranno gestite da Alessandria, mentre la postazione dell'ambulanza medicalizzata di Moncalvo continua a essere chiusa nelle ore notturne. Si tenta così il ridimensionamento del servizio 118 della provincia di Asti che ricadrà, inevitabilmente, sui cittadini. L’accorpamento è previsto per il 29 settembre prossimo ed il personale medico e infermieristico non sa cosa succederà, né come sarà impiegato. Rischiamo il disservizio.

 

Nell'articolo apparso sulla stampa di Asti di Sabato 23 Luglio 2011 era riportata una intervista al Dr. Bono (Responsabile del dipartimento Regionale del 118), nella quale lo stesso spiegava il riassetto del servizio territoriale 118 alla luce della riforma regionale del 118. Nell'intervista si spiegava che a fronte della chiusura della Centrale Operativa di Asti vi sarebbe stato un contemporaneo rafforzamento del territorio con ambulanze a 24 ore a Moncalvo e Canelli. L'Asl di Asti ha recepito prontamente la parte della riforma regionale che prevedeva la chiusura della Centrale Operativa di Asti (che avverrà il 29 Settembre 2011) mentre sulla parte riguardante il rafforzamento del servizio gli stessi continuano a tergiversare. Il personale sanitario ad oggi non ha ricevuto alcuna comunicazione su turnazioni, modalità di copertura delle postazioni e di applicazione dei protocolli operativi.

 

L’incontro congiunto tenutosi il 21 settembre scorso tra le direzioni aziendali della ASO Alessandria, ASL Asti, direttore del dipartimento 118, direttori delle CO di Alessandria e Asti e le OO.SS. dei medici dell’emergenza sanitaria 118, peraltro sollecitato dalle OO.SS. non ha sortito alcun risultato. Quello che si è potuto accertare durante la riunione è la superficialità e l’assenza di programmazione con cui le aziende stanno affrontando l’accorpamento. L’incontro, come affermato dai dirigenti aziendali, era di natura informativa sui contenuti delle delibere regionali che prevedevano il riassetto delle Centrali; contenuti peraltro noti da mesi alle OO.SS.

 

Nulla è stato pianificato in merito alla gestione del personale medico e del personale infermieristico, all’esubero o alla carenza di personale, alla condivisione di protocolli operativi. La discussione si è arenata e conclusa con la richiesta delle OO.SS. di aprire la sede di Moncalvo a 24 ore, apertura prevista e finanziata dalla programmazione regionale da tre anni ma che l’ASL di Asti, omissivamente, non hai mai posto in essere. Le aziende peraltro non hanno palesato proposte alternative. Per l’ennesima volta l’incapacità gestionale aziendale ricade sul personale medico e di conseguenza rischia di ricadere sui cittadini.

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