Logistica, non perdiamo l’ultimo treno

Con gli Stati Generali si avvia, in ritardo, quella macroregione che può essere motore di crescita. Occorre migliorare i collegamenti ferroviari tra i porti liguri e gli hub di Orbassano, Novara e Rivalta. Un’unica voce in Europa

Gli Stati Generali della Logistica sono l’ultima occasione per la Logistica del Nord-Ovest di non essere colonizzata dalla logistica dei porti del Nord Europa. Dopo aver perso tempo dietro un assetto limitato come il Limonte finalmente l’approccio è buono ma siamo in grave ritardo. In assenza di interventi rapidi, l’apertura del Gottardo (tunnel gemello della Tav) amplierà il bacino della logistica del Nord Europa e favorirà la concentrazione a Milano della logistica del Nord Ovest.
 
In questi anni, in assenza di una forte politica logistica piemontese, si sono già spostate a Milano la ex Tnt logistica, la Elia Trasporti e prossimamente la Tnt corriere espresso. Per il Piemonte, dove è nata la logistica italiana con la Traco di Giribaldi, sarebbe una pagina ingloriosa. Senza la logistica sarà molto più difficile ricollocare gli attuali disoccupati industriali. Anche la Liguria ne verrebbe pesantemente penalizzata.
 
Oggi l’unico Paese che perde una parte del traffico ivi diretto, a favore di altri porti, è l’Italia. Questa défaillance ci costa quasi 5 miliardi tra trasporti e tasse portuali, con i relativi posti di lavoro. Cavour 160 fa scriveva che la ferrovia Genova-Torino ad Alessandria avrebbe dovuto svoltare verso il Sempione e verso il Centro Europa intuendo già allora un embrione del Corridoio Alpi-Reno. Genova secondo Cavour avrebbe dovuto contendere i traffici a Marsiglia. Quell’obiettivo non è stato raggiunto, Genova perde una parte dei traffici a favore dei porti del Nord Europa e a Marsiglia in compenso è nato il terzo operatore logistico mondiale la Cma-Cgm.
 
L’Italia ha vinto la battaglia in Europa ottenendo ben 4 dei 9 Corridoi ferroviari strategici, ma l’ha persa da noi con il gravissimo ritardo nella realizzazione del Terzo Valico e della Tav. Il tempo è scaduto. Il documento delle tre Regioni è buono ma va gestito a partire da ieri e soprattutto deve diventare una priorità per il Governo da portare in Europa.
 
*Mino Giachino, già Sottosegretario di Stato ai Trasporti

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