Domenica a Cuneo non si vota

Vogliamo però, ancora una volta, dire al Pd: costruiamo il nostro ruolo in città, con umiltà e impegno, dal basso. Comunque vadano i ballottaggi. Il circolo apra la sua sede a forze nuove, si rinnovi e riprenda a fare politica

Ricapitoliamo. Oltre un mese fa il Pd di Cuneo chiede un incontro alle forze che governano la città. Obbiettivo: proporsi, grazie al peso politico, regionale e nazionale del partito e quindi alla sua più generale influenza, come il perno di una rinata coalizione di centrosinistra. Quindi rivendicarne la primazia esprimendo il candidato Sindaco. La Senatrice Manassero, che apertamente, ha detto di essere disponibile a farlo.

Messa così, sottovalutando lo stato attuale del partito a livello locale, nasce il dubbio che il fine sia solo quello di entrare, comunque sia, nella Giunta. Che usare l’ipotesi della candidatura della parlamentare sia solo una elegante finta per alzare il prezzo e ottenere più spazio nella contrattazione. Invece, il giusto obbiettivo dovrebbe essere, noi crediamo, quello di recuperare un ruolo importante nel governo del capoluogo (che ha dato ottimi risultati negli scorsi mandati) con gradualità e attraverso il merito. Cioè non per l’importanza del partito a livello nazionale o perché Renzi è premier, ma attraverso il successo elettorale a Cuneo. Quindi come sosteniamo (da circa un anno, L@B lo compie ai primi di luglio) la necessità che il circolo Pd apra la sua sede a forze nuove, si rinnovi e che riprenda a fare politica tutti i giorni nei quartieri e nelle frazioni (e non solo con un’assemblea con successivo comunicato una volta ogni qualche mese). Che elabori presto un suo programma elettorale è una sua visione della città per il futuro è lì sottoponga alla discussione di cittadine e cittadini e alle forze vive della società. Un confronto aperto e pubblico e non solo a inviti.

Di tutto questo per ora è stato fatto poco o nulla. L’invito inoltrato, come era logico pensare, non è stato accolto in quella forma. Sarà invece accolto pensiamo, come invito a un incontro per dialogare da parte di ogni singolo gruppo, perché tutti auspicano l’allargamento e la crescita di una coalizione di cui il Pd sia parte.

Le elezioni amministrative hanno registrato una battuta d'arresto del renzismo e per conseguenza di un Pd renzianizzato. Ma il Pd resta una forza composita pronta a confrontarsi con la nuova realtà dei fatti. A rivisitarsi. Come sinistra nel partito, con una visione assai diversa di ciò che il Pd dovrà essere, abbiamo contribuito con tutta la nostra forza alla prova elettorale. I risultati dei nostri candidati a Torino, per esempio dimostrano forte radicamento nelle periferie, tra i lavoratori, tra i disoccupati, tra i giovani.Tra chi vuole che il partito diventi protagonista di un cambiamento profondo del Paese.Il nostro convegno nazionale del 24 giugno a Roma sarà un momento importante in questa direzione.

Siamo fiduciosi nel buon risultato dei ballottaggi. Vogliamo però, ancora una volta, dire al Pd di Cuneo del quale ci sentiamo parte importante (pur non avendo responsabilità dirigenziali) con iscritti, militanti, simpatizzanti ed elettori:costruiamo il nostro ruolo in città, con umiltà e impegno, dal basso. Comunque vadano i ballottaggi.

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