Ubi-CrC i conti non tornano

L'operazione che ha portato la Fondazione a cedere la partecipazione in Bre, non da tutti condivisa, alla luce dei dati negativi della semestrale conferma le perplessità dei detrattori e rischia di rinfocolare nuove polemiche

Ubi Banca chiude la prima semestrale 2016 con un rosso pari a 787 milioni di euro. Ad incidere negativamente soprattutto i dati del secondo trimestre 2016 (aprile-maggio-giugno) con una perdita di 829 milioni di euro (139 milioni di euro in più di quanto era stato preventivato). Sono perciò confermati i timori diffusisi nel Cuneese in considerazione della recente operazione condotta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

A fine giugno la Fondazione Crc ha siglato l’accordo per la cessione della propria partecipazione in Banca Regionale Europea al Gruppo Ubi (anche se solo a novembre con la deliberazione del Consiglio di indirizzo tale decisione potrebbe diventare definitiva).In cambio della quota del 24,9% di Bre Banca, la Fondazione Crc ha infatti ottenuto 120 milioni di euro in cassa e un numero di azioni Ubi che la portano a raggiungere il 5,9% della partecipazione azionaria. Operazione non da tutti condivisa e che ora – alla luce dei dati negativi della semestrale – conferma le perplessità dei detrattori e rischia di rinfocolare nuove polemiche.

Certamente dovrebbe indurre i Consiglieri di indirizzo che si assumeranno la responsabilità per intero della operazione a rispondere pubblicamente ai seguenti quesiti. 1) In queste condizioni perché prendere una quota maggiore in Ubi se il titolo continua perdere valore (oltre il 60% in meno da inizio anno), cioè acquistare perdite anziché utili? 2) La partecipazione di un quarto del capitale in Bre, se quest’ultima fosse amministrata e gestita in linea come le altre banche locali, potrebbe tornare a rendere almeno 25 milioni all’anno. 3) Perché accontentarsi di un cip di 120 milioni da investire? E poi come saranno impegnati? 4) Qual è l’investimento che può rendere più di 25 milioni per anno?

Attendo risposte! 

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