A Cuneo la sinistra sfila al Gay Pride

Egregio Direttore,
dobbiamo riconoscerlo, ci hanno impressionato le notizie e le foto apparsi sulla stampa riguardanti il gay pride a Cuneo. Tutto lo schieramento di centrosinistra era in piazza a manifestare a favore delle tesi Lgbt, ministro Dadone, on. Gribaudo e dirigenti Anpi in testa, probabilmente anche per fare le prove di una grande manifestazione collettiva da organizzare – si spera – per invocare la conclusione dell’Asti-Cuneo, la costruzione del Tenda bis e del traforo di Armo Cantarana, la realizzazione della variante di Demonte-Aisone-Vinadio.

Comunque, è evidente che le sinistre di ogni sfumatura ormai ritengono questione politica e sociale prioritaria quella sostenuta dalle varie categorie dei “diversi”. Facciamo ammenda, abbiamo rilevato che a Cuneo ci sono migliaia di omosessuali, lesbiche e transessuali, perciò cercheremo di essere più realisti e sereni nei nostri giudizi. Ma la nostra visione della società è differente, e crediamo che le tendenze sessuali di ognuno debbano essere riservate nella sfera dell’intimità e non ostentate pubblicamente. Fra gli sfoggi provocatori ostentati a Cuneo (uomini in esibizioni da donna, donne in esibizioni da uomo), si è distinto il cartello “Meno fasci più froci”. La loro è un’illusione, ma se le cose stanno così, i cuneesi lo dimostreranno anche con la prossima scelta elettorale. Sperando nella pubblicazione, distinti saluti.

*Paolo Chiarenza, Guido Giordana, Luca Ferracciolo, Enzo Tassone

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