Un'ammucchiata contro la destra

“Tutti insieme contro” è il mantra mai sopito del centrosinistra d’opposizione italiano che ora riprende vigore sull’onda francese, sebbene perdente al primo turno delle elezioni politiche d’Oltralpe. L’apertura anche dei sedicenti centristi, da Renzi a Calenda, ad un campo largo senza se e senza ma, unito allo scopo unico “di battere le destre”, sottolinea l’abbandono di qualsivoglia istinto riformista o pseudo liberale dei leader battuti alle europee, che mai avevano mostrato nemmeno prima la volontà di smarcarsi da una propria sudditanza intellettuale alla sinistra ed al Pd. Compreso il Pd contemporaneo, dalla segreteria sardin grillina, di piazza e di slogan.

Con buona pace delle tante parole spese a favore di Ucraina e Israele, un campo largo che si crea verso le posizioni pacifintiste di 5 Stelle e Avs, inseguite più volte dallo stesso Partito Democratico. Posizioni distanti su tutto o quasi, almeno a parole, che si limeranno e si sacrificheranno sull’altare di una sinistra radicale, unicamente per provare di esistere ancora, di sopravvivere a se stessi ed alle proprie ambiguità. Un’ammucchiata unita dal provare a battere l’avversario politico, senza proporre nulla di nuovo, tra l’evocazione di fantasmi del passato e la cecità del non voler vedere dove realmente, quei fantasmi albergano: in casa propria.

*Claudio Desirò, segretario Italia Liberale e Popolare

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