Sbatti il medico in prima pagina

Una denuncia a un medico di specchiata professionalità e gli si impedisce di uscire di casa di notte. Un’inchiesta di due anni per trovare sue assenze ingiustificate per 157 ore lavorative in tre anni. Danno patrimoniale di 5.000 euro all’amministrazione. Ma che significa? I dirigenti ospedalieri devono ottenere risultati e non devono fare turni da operaio. Il reparto ristrutturato, l’apprezzamento dei pazienti, il rispetto dei colleghi. E le centinaia di ore di straordinario non pagato.

Non conta niente? Si spende un patrimonio per l’inchiesta per trovare quasi niente. E l’azienda lo sospende in via cautelativa e apre un processo disciplinare. I carabinieri gli notificano l’obbligo di dimora a Torino e di non allontanarsi dalla sua abitazione dalle 20 alle 7:30 di mattina. Paginate sui giornali. Tutti articoli con titoli accusatori o derisori, la foto del medico sbattuta in prima pagina.

Non me la prendo con l’azienda né con la magistratura o i giornalisti. Fanno solo il loro lavoro. Me la prendo col sistema bacato che impone regole senza senso. Certo che i medici e gli infermieri vanno via dagli ospedali! Ecco perché nessuno vuole fare il medico o l’infermiere. Pagati poco e con straordinari gratuiti, picchiati dai parenti dei pazienti, denunciati per fatti inconsistenti e in declino continuo nella mentalità della gente. Facciamo una riforma seria che restituisca ruolo e prestigio a chi lavora per la salute. Non piangiamo disperati perché non ci sono più medici e infermieri.

*Pietro Abbruzzese, consigliere comunale (Torino Bellissima), ex cardiochirurgo al Regina Margherita

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