VERSO IL 2019

Nuova "energia" al centrodestra

Appello all’unità di “sentimento” di Parisi (EpI): “In Piemonte possiamo vincere ma occorre rafforzare l’area liberale e riformista della coalizione”. Nessuna sudditanza verso Salvini: “Con la Lega un rapporto dialettico”

“In Piemonte il centrodestra può vincere, ma deve essere unito, non tanto dal punto di vista delle liste, bensì da quello del sentimento, nella voglia di cambiare e nei programmi”. Così il leader di Energie per l’Italia, Stefano Parisi, che ha portato oggi a Torino una tappa del processo avviato nel Lazio per ricostruire l’area liberale riformista del centrodestra. Occasione, l’appuntamento “Piattaforma Futuro Piemonte”, al Golden Palace di Torino. “Il Piemonte – ha rimarcato Parisi affiancato dal coordinatore regionale Marco Francia – è stretto fra la mostra del centrosinistra e quella del Movimento 5 Stelle, che bloccano tutto. Invece avrebbe bisogno di sviluppare infrastrutture e di essere presente sugli scenari internazionali dei grandi eventi come le Olimpiadi”.

Infine una constatazione che è anche un impegno politico. “Il centrodestra che abbiamo conosciuto negli ultimi vent’anni non c’è più. Dobbiamo ricostruire l’area liberale riformista per farla tornare a essere forza maggioritaria nel centrodestra. Un centrodestra a guida liberale è una forza di governo, un centrodestra a guida radicale è una forza di opposizione”, ha affermato l’ex direttore di Confindustria riferendosi agli assetti della vecchia coalizione. “Il rapporto con la Lega – ha aggiunto – è dialettico. Non siamo fra coloro che pensano di voler fare la stampella a Salvini, pensiamo che un centrodestra compiuto debba ritornare a parlare al suo popolo, che poi nell’ambito del centrodestra è assolutamente maggioritario”.

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