LA SACRA RUOTA

Auto in panne, dopo i tagli Gm sindacati in allarme per Fca

Il colosso americano annuncia una sforbiciata sul personale del 15 per cento. Timori anche in Italia e a Torino. Giovedì i vertici del Lingotto incontrano i rappresentanti dei lavoratori sul piano industriale

“Alla luce di notizie non confortanti per il settore auto, con la contrazione delle vendite in Europa e gli annunci di chiusure Oltreoceano da parte di Gm” chiediamo a Fca “una conferma del piano industriale 2018-2022, che ci sia un po’ di chiarezza e tranquillità per i lavoratori e speriamo di andare in controtendenza”. Rocco Palombella, segretario generale della Uilm-Uil, non nasconde i timori che pervadono tutto il settore parlando in vista dell’incontro tra sindacati e i nuovi vertici di Fca. Il primo dopo la morte di Sergio Marchionne nel luglio scorso, in calendario per giovedì prossimo a Mirafiori.

“C’è grande attesa per le indicazioni sul piano. Speriamo che la giornata dia luce”, ha aggiunto Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic. “Se vedo le notizie che arrivano da Oltreoceano (con i tagli annunciati da Gm) spero che le notizie che ci daranno non siano come quelle”, ha continuato Di Maulo, ricordando che “il mercato è molto fermo, sul diesel c’è una frenata catastrofica” e da Fca i sindacati si aspettano “una idea di come affrontare questa congiuntura”. In particolare, preoccupa la tempistica per la produzione di nuovi modelli, 9 in Italia sugli 11 annunciati. “Se tutti i modelli annunciati nel piano, sono tutti verso la fine (dopo il 2020) diventa un problema perché ci sono gli ammortizzatori sociali in scadenza”, afferma Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl.

“Vogliamo sapere se il piano 2018-2022 presentato da Marchionne il primo giugno scorso ha subito delle variazioni, ci aspettiamo la conferma del piano, anche se la vendita di Magneti Marelli non era prevista” dal piano ed è stata annunciata, e per questo “chiediamo delle garanzie per le controllate”, dopo che sono circolate indiscrezioni stampa anche sulla vendita di Comau, continua Palombella. “Siamo a una transizione verso l’elettrico e l’ibrido che va accelerata. Il rischio è di non avere modelli per la nuova mobilità, aggiunge Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl. Infatti per i sindacati quello che conta nell’incontro con l’azienda di giovedì prossimo è avere dettagli su dove e da quando saranno prodotti i nuovi modelli in Italia, annunciati nel piano al 2022.

Azienda e organizzazioni sindacali sono da questa mattina impegnate al tavolo di trattativa  nella sede dell’Amma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per tutte le società del gruppo Fca. Confronto separato, a partire dal tardo pomeriggio, invece con la Fiom. “Speriamo in un rinnovo in tempi brevi – dichiara Bentivogli – perché oltre a essere un bene per i lavoratori, anche questa sarebbe una forma di innovazione nelle relazioni industriali e sindacali”. I prossimi incontri sul contratto sono fissati il 13, il 17 e il 18 dicembre a Torino. “Con questo terzo rinnovo possiamo arrivare a una maturazione che definisca un modello contrattuale consolidato che sia da esempio alle relazioni industriale – commenta il numero uno della Fim –. Vogliamo chiudere un ciclo contrattuale spiegando al Paese che quello fatto in Fca in termini contrattuali e di relazioni industriali rappresenta esempio di innovazione da seguire”.

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