PALAZZO LASCARIS

Neo eletti a scuola di Regione

Corsi di formazione per i consiglieri in vista della seduta inaugurale dell'undicesima legislatura, in programma il 1° luglio. A presiederla sarà il "vecchio" Salizzoni, affiancato dai due più giovani

Cos’è un question time? E la differenza fra una interrogazione e una interpellanza? È vincolante un ordine del giorno? A cosa servono le mozioni? Non ci sarà una verifica finale, ma intanto è il caso che, soprattutto le matricole, inizino a studiare. E per questo, in attesa della prima seduta del Consiglio regionale del Piemonte, in programma il prossimo primo luglio, gli uffici di Palazzo Lascaris hanno già messo in calendario tre giornate di full immersion per gli eletti in cui insegneranno loro come districarsi tra gli ingranaggi di una macchina burocratica complessa che sovrintende i lavori dell’assemblea legislativa. Lunedì 17 giugno inizieranno i consiglieri della Lega, il giorno seguente sarà la volta del Movimento 5 stelle, mercoledì 19 tocca al Pd. Dei cinquanta nuovi consiglieri solo 14 possono vantare un’esperienza nel parlamentino del Piemonte, calcolando anche il neo governatore Alberto Cirio, per tutti gli altri si tratta della prima volta e all’inizio non sarà affatto semplice; basti pensare che nella Lega, il gruppo più numeroso, il solo Stefano Allasia ha già seduto tra quei banchi.

Intanto, lo staff del Consiglio sta mettendo a punto il programma per la prima seduta. Sullo scranno più alto, darà il via ai lavori il consigliere anziano, che, a differenza di quanto accade al Comune di Torino, non è colui che ha ottenuto più preferenze, ma effettivamente quello con più primavere sulle spalle. E si tratta di Mauro Salizzoni, eletto nella lista del Pd, il quale accidentalmente è anche il più votato di tutta l’aula. Salirà sullo scranno più alto in virtù dei suoi 71 anni appena compiuti, “superando” per una manciata di mesi l’amico Sergio Chiamparino, nato a settembre del 1948 mentre il chirurgo è di aprile. Salizzoni sarà affiancato dai due consiglieri più giovani, entrambi grillini, Sarah Disabato e Sean Sacco. Il protocollo prevede subito l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza composto da due vice (uno di maggioranza e uno di minoranza) e tre segretari d’aula (due di maggioranza e uno di minoranza). Dopo questa procedura la parola sarà data a Cirio per il suo discorso d’insediamento, cui seguirà il dibattito. 

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