PALAZZO CIVICO

Appendino non trova di meglio, Iaria assessore all'Urbanistica

Il consigliere comunale e metropolitano promosso in giunta. La sindaca tiene per sé il piano regolatore e dà il via a un rimpastino di deleghe. Così attua il piano B dopo tanti sondaggi a vuoto nel mondo accademico e delle professioni di Torino

Nei giorni appena successivi alla defenestrazione di Guido Montanari, colleghi di maggioranza e avversari d’opposizione lo canzonavano tra sorrisi e pacche sulle spalle: “Ora sarai tu il nuovo assessore all’Urbanistica”. Lui, Antonino Iaria, architetto di 48 anni, per tutti Beruschi vista la somiglianza con il cabarettista milanese, assessore lo è diventato davvero. Un po’ per caso un po’ per assenza di alternative. Il suo nome è stato comunicato da Chiara Appendino ai consiglieri della maggioranza durante una riunione turbolenta convocata proprio per condividere il nome del successore di Signor No, l’ex vicesindaco Montanari, silurato dopo aver pubblicamente ammesso di aver sperato che la grandine si portasse via il Salone dell’Auto.   

Per Appendino Iaria è stato il piano B. Avrebbe preferito un tecnico esterno in grado di proseguire il lavoro di Montanari e dare una sferzata al progetto di nuovo piano regolatore, ma niente. I sondaggi della sindaca hanno avuto tutti esito negativo, dal mondo accademico a quello degli ordini professionali, passando per i grandi studi della città. Nessuno ha voluto ricevere il testimone di Montanari, a dimostrazione di come Appendino, rinata politicamente con la nomina dell’assessore all’Innovazione Paola Pisano al governo, fatichi ancora a ottenere credito nell’establishment torinese. Il neo assessore è considerato uno dei fedelissimi della prima cittadina, di più, è stato colui che una mattina di quasi dieci anni fa l'avvicinò a Porta Palazzo, mentre lei passeggiava assieme al marito, per convincerla ad aderire al Movimento 5 stelle. E proprio questa lealtà sfociata poi in amicizia ha convinto Appendino a promuoverlo nella sua squadra. 

Quella di Iaria, tuttavia, non è secondo molti una scelta di alto profilo, contestata anche da alcuni consiglieri pentastellati a partire dalla vicepresidente della Sala Rossa Viviana Ferrero secondo la quale “Appendino ha tutto il diritto di nominare chi vuole e quando vuole ma nell’intento partecipativo e inclusivo di competenze presenti sul territorio ho chiesto per i due assessorati una chiamata pubblica in cui si possano  confrontare i curricula e scegliere sulla base delle competenze la persona migliore a svolgere l’incarico di assessore all’Urbanista e all’Innovazione”. Al posto di Iaria in Consiglio comunale subentrerà Cinzia Carlevaris, prima esclusa nella lista grillina. Il neo assessore decade anche da consigliere in Città Metropolitana dove ora il M5s - che già non ha la maggioranza - avrà un rappresentante in meno essendo esaurita la lista presentata nel 2016.  

La scelta del nuovo titolare dell’Urbanistica ha dato il là anche a un rimpastino delle deleghe. Iaria ottiene anche il Patrimonio, sottratto a Sergio Rolando che in compenso otterrà le competenza sll'anagrafe e potrà dare il suo contributo nel portare avanti il progetto della loro digitalizzazione. Alberto Unia assomma l’Arredo urbano all’Ambiente, mentre il completamento del nuovo Piano regolatore sarà sulle spalle di Appendino. Infine, nell’ottica di dare attuazione al reddito di cittadinanza, Formazione e Politiche attive del lavoro passano da Alberto Sacco alla vicesindaca Sonia Schellino. Resta un punto interrogativo sul successore di Pisano su cui la sindaca assicura: "Sarà un tecnico".

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