Coldiretti Torino, "politiche agricole devono essere centrali"

Le aziende agricole esistenti e la creazione di nuove imprese siano al centro delle politiche agricole e agrituristiche di territorio. È quanto chiede Coldiretti Torino, che ha inviato una lettera ai sindaci della Città metropolitana di Torino, all'indomani delle elezioni, sottolineando che c'è bisogno di un forte impegno locale per l'agricoltura. "Già prima delle elezioni - ricorda il presidente Bruno Mecca Cici - in modo costruttivo avevamo presentato dodci punti per la difesa delle attività agricole nella convinzione che l'attività primaria sia strategica per conferire nuova centralità alle aree interne". Coldiretti Torino chiede che si apra una vera e propria "vertenza per i territori rurali" che veda al centro le produzioni alimentari di qualità. Politiche che devono essere prese in carico anche dagli enti di secondo livello come le Unioni di Comuni e le Unioni montane: sono questi che possono incidere con politiche locali di valle o di distretto. "Pensiamo - continua la lettera - che tutte le Unioni debbano prevedere un consigliere con esplicita delega all'agricoltura e alle politiche locali alimentari. Pensiamo che i Piani di sviluppo, le azioni coordinate per lo sviluppo economico debbano comprendere una corposa progettazione che veda al centro l'agricoltura con funzione produttiva diretta e come protagonista dell'economia turistica, della manutenzione del territorio e delle scelte urbanistiche e di insediamento produttivo".

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