LA NUOVA REGIONE

Rosso "mani di forbice", oggi spariscono 29 leggi

Parte in Giunta il disboscamento della selva legislativa regionale. L'assessore pronto a tagliare in tutti i settori per liberare cittadini e imprese dal giogo di norme spesso desuete e vessatorie. E poi riforma del linguaggio della burocrazia

“Incominciamo a disboscare”. Il primo colpo d’ascia alla selva normativa cresciuta in poco meno di cinquant’anni, la Regione lo darà stamattina con l’approvazione in giunta del disegno di legge che, una volta varato dal Consiglio, cancellerà di colpo 29 leggi e ne modificherà 23. Sono 9 i testi che spariranno in tema di Turismo, 4 relativi alla Programmazione, uno ciascuno per Enti Locali e Agricoltura e ben 14 le leggi abrogate in materia di Bilancio.

“Imprimere un‘altra velocità al Piemonte vuol dire anche accelerare e facilitare i cittadini e non essere per loro fonte di impedimenti, pastoie e problemi. Meno leggi e testi più comprensibili sono una risposta a questa necessità. E noi abbiamo incominciato a darla”. Roberto Rosso, assessore alla Delegificazione e Semplificazione, interpreta alla lettera le sue deleghe. I primi due disegni di legge licenziati dalla giunta nelle scorse sedute e in attesa di essere calendarizzate a Palazzo Lascaris sono “due norme per eliminarne molte altre”, sottolinea Rosso che della “sfida lanciata in campagna elettorale da Alberto Cirio” – ridurre di almeno di un terzo, puntando alla metà, le attuali 916 leggi in vigore – non ne nasconde la complessità. In effetti anche in passato molte volte è stato promesso uno snellimento normativo, ma non si è mai passati in maniera pesante dall’enunciazione ai fatti. “Questa volta siamo partiti nella maniera giusta e abbiamo ben chiari i passaggi necessari per un lavoro che connoterà questa legislatura”.

Pochi e chiari i principi dell’operazione taglia-leggi. “Innanzitutto non si potrà dotarsi di una nuova legge se contestualmente non verrà abrogata quella o quelle precedenti, salvo particolari eccezioni. Questo è un criterio di cui mi parlò, una ventina di anni fa, Raffaele Costa quando era in predicato di essere nominato ministro della Semplificazione, posto al quale andò poi Franco Frattini. Un vincolo – spiega l’assessore di Fratelli d’Italia – in grado di assicurare che in futuro non si accumulino norme sullo stesso argomento, creando confusione e talvolta conflitti”.

L’altro punto su cui si basa la riforma è il crescente utilizzo dei testi unici: “in questo modo si accorpano più leggi in un solo strumento normativo – spiega Rosso – Inoltre abbiamo previsto che qualsiasi modifica dei testi unici debba avvenire al loro interno e non con nuove norme a parte”.

Un ulteriore passaggio, tutt’altro che semplice anche se all’apparenza banale, riguarderà la comprensibilità dei nuovi testi: “Chiediamoci perché la Costituzione la possono comprendere tutti e invece una legge anche semplice risulta ai più ostica. Bisogna cambiare e in questo i nostri uffici avranno un compito molto importante”, osserva l’assessore che per l’operazione disboscamento ha previsto quattro tavoli, uno per ciascuna sulle principali tematiche: Urbanistica e Ambiente, Attività Produttive, Agricoltura, Sanità.

Ogni tavolo potrà avvalersi del supporto dei rappresentanti di coloro che sono i principali fruitori delle norme e dei servizi della Regione, dalle associazioni di categoria, alle imprese, dalle cooperative al terzo settore, agli ordini professionali, chiamati a partecipare attivamente ai lavori e a dare indicazioni concrete e segnalazioni su come rendere più snella la macchina burocratica. A supporto dell’iniziativa anche il Csi, Torino Wireless e UnionCamere.

Sulla necessità di un sfoltimento dell’impianto legislativo regionale Cirio punta molto in questo avvio di legislatura: “Ci sono norme che non vengono finanziate da 30 o 40 anni, e nessuno si ricorda che esistono. Non hanno alcun senso, se non quello di vietare qualcosa a sorpresa quando salta fuori un funzionario particolarmente ferrato nei cavilli che di fronte a una pratica dice: quella cosa non la puoi fare, lo dice una legge di 35 anni fa”. Lo stesso presidente l’altro giorno ha annunciato una deregulation nel settore dell’urbanistica, eliminando vincoli “che oggi sono addirittura più stringenti di quelli nazionali”. Oggi il primo colpo d’ascia alla foresta normativa del Piemonte. “Poi, ogni sei mesi – annuncia Rosso - ne taglieremo molte altre”.

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