Cirio non convince i piemontesi
Il governatore del Piemonte è solo settimo nella classifica dei governatori più amati. La luna di miele è durata meno di sei mesi, ora i cittadini vogliono fatti. Ai primi due posti Zaia (Veneto) e Bonaccini (Emilia Romagna)
È durata meno di sei mesi la luna di miele tra i piemontesi e Alberto Cirio, almeno stando ai sondaggi. Secondo la rilevazione di Swg, su un campione di 10.800 persone sparse sul territorio italiano, che testa il gradimento dei governatori, il presidente del Piemonte si piazza solo al settimo posto, mentre sul podio compaiono il leghista Luca Zaia (Veneto), Stefano Bonaccini del Pd (Emilia Romagna) e terzi a pari merito altri due esponenti del centrodestra, Attilio Fontana (Lombardia) e Giovanni Toti (Liguria). Un risultato confortante soprattutto per Bonaccini, impegnato in un pre-campagna elettorale serrato alla ricerca della riconferma.
E mentre Zaia può contare sull'apprezzamento del 66 per cento dei suoi concittadini, il politico langhetto piace solo al 37 per cento dei piemontesi. Certo, queste rilevazioni lasciano il tempo che trovano, basti pensare che Piero Fassino poco prima di essere spodestato da Chiara Appendino era stato indicato come il sindaco più amato d’Italia, ma in qualche modo potrebbero rappresentare il primo segnale di un malessere dei piemontesi per l’inerzia in cui è piombata la Regione. Va detto che essendo appena stato eletto molti cittadini ancora non lo conoscono, ma allo stesso tempo per chi è stato eletto con quasi il 50 per cento dei suffragi questo sondaggio non può che suonare come un campanello d'allarme.
Quinto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga davanti a Enrico Rossi della Toscana. Dopo Cirio, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, presidente del Lazio, il governatore della Campania Vincenzo De Luca e Vito Bardi della Basilicata. Tocca poi a Luca Ceriscioli nelle Marche e Marco Marsilio, presidente dell’Abruzzo che ottengono lo stesso punteggio. A seguire Michele Emiliano, governatore della Puglia, Christian Solinas (Sardegna), Nello Musumeci (Sicilia), Mario Oliverio (Calabria).
