Gedi: stabilità e indipendenza, il piano Elkann

Stabilità e rispetto dell' indipendenza redazionale: saranno questi, secondo fonti vicine a John Elkann i punti chiave del progetto imprenditoriale che punta alla trasformazione di Gedi e che non prevede alcuna ipotesi di spezzatino ma neanche "suggestioni nostalgiche. Le stesse fonti ribadiscono che gli avvocati sono al lavoro per rifinire i dettagli della trattativa, confermata da Cir ieri con il suo comunicato serale, in vista del cda di lunedì. E con il passare delle ore cominciano a delinearsi i punti chiave di un'operazione destinata a portare un grande cambiamento nel panorama italiano dei giornali. Fonti vicine a John Elkann chiariscono che non si tratta di un'operazione nostalgica: quello che prenderà avvio la prossima settimana è un progetto imprenditoriale coraggioso, tutto proiettato al futuro. Obiettivo: assicurare a Gedi condizioni di stabilità che consentano alla società di evolvere velocemente, compiendo scelte che non possono più essere rimandate. Non ci sarà dunque alcun approccio sentimentale, nessuna suggestione filantropica: in casa Exor si guarda avanti, con la fiducia che Gedi possa esprimere un grande potenziale, a patto di fare alcuni passi necessari: 1) cogliere in modo risoluto i vantaggi della rivoluzione digitale; 2) completare l'integrazione organizzativa all'interno di Gedi (nessuna intenzione di vendere Repubblica separatamente né di scorporare le radio); 3) e soprattutto garanzia dell'autonomia redazionale, perché il giornalismo di qualità - si afferma con forza sempre negli ambienti vicini ad Elkann - troverà sempre un mercato, a condizione che sia genuina, autorevole e indipendente.

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