SALA ROSSA

Sui mercati i 5 stelle vanno in tilt

Si astengono in sei sulla delibera dell'assessore Iaria che dà l'ok alla realizzazione dell'ennesimo centro commerciale. Dura reprimenda del pretoriano di Appendino, Versaci. Mentre sul Villaretto, Russi attacca la staffista della sindaca Seymandi

Torna a fibrillare la maggioranza in Sala Rossa. Su una delibera della giunta, infatti, ben sei consiglieri del Movimento 5 stelle si sono astenuti e l’atto è passato con soli 16 voti a favore del gruppo pentastellato, compresa la sindaca Chiara Appendino. Si tratta della delibera che consente la realizzazione di un supermercato in corso Brunelleschi, dove si trova anche il mercato rionale, il cui iter burocratico era stato avviato dalla precedente amministrazione e portato avanti da quella attuale in piena continuità, motivo per il quale il Pd non ha votato contro. Tra gli astenuti tanti malpancisti cronici a partire dalla vicepresidente d'aula Viviana Ferrero, poi Maura Paoli, il "moderato" Aldo Curatella, Federico Mensio, Andrea Russi e Carlotta Tevere. Tanto basta per scatenare la furia di uno dei pretoriani della sindaca l'ex presidente del Consiglio Fabio Versaci: “Quando si fa parte di una maggioranza bisogna prendersi oneri e onori – scrive su facebook -. Chi fa parte di una maggioranza non può permettersi di astenersi, anzi il voto di astensione per una maggioranza non dovrebbe neanche esistere. O si è gruppo o non lo si è”. Parole che un tempo avrebbero avuto maggiore presa.  

Il progetto prevede la realizzazione di un supermercato su un’area verde di circa 1.950 metri qudri e un parcheggio da 244 posti auto, di cui 62 a raso assoggettati a uso pubblico e 182 al piano interrato, di cui 88 a uso pubblico e i rimanenti a uso privato. Un'operazione che tra opere e oneri di urbanizzazioni frutterà al Comune circa 2 milioni. Pecunia non olet, soprattutto di questi tempi e infatti nella stessa giornata la maggioranza ha approvato un altro supermercato, di dimensioni inferiori, nel quartiere Mirafiori Sud. La delibera è stata illustrata in Consiglio dall’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria subito dopo che si era consumata un’altra frattura all’interno del gruppo grillino, questa volta sul mercato rionale Villaretto, nel quartiere Falchera.

I consiglieri M5s si sono scagliati contro una delle figure più esposte dell’amministrazione, Cristina Seymandi, staffista della giunta e responsabile del Tavolo di progettazione civica. “Ci sono dei motivi se per le questioni legate al commercio c’è un assessorato che se ne occupa, anche perché quando si chiamano a risolvere i problemi organismi totalmente incompetenti sul tema e inadeguati a dare risposte invece che i servizi preposti, si rischiano di creare soltanto ulteriori problemi invece di risolverli” ha affermato il  consigliere comunale del M5s Andrea Russi, riguardo proprio al nuovo mercato Villaretto. Alla Seymandi viene imputata una “gestione inqualificabile di questa vicenda”. “L’impressione che ho avuto io di questi tre anni di amministrazione è che spesso seguire gli iter normali amministrativi è molto lungo, demotivante – aggiunge Russi –. Per questo si formano dei comitati che si rivolgono al Tavolo di Progettazione Civica e questi processi, queste richieste, subiscono magicamente un’accelerazione”. Accuse pesanti in cui emerge il ruolo di facilitatore ante litteram ricoperto sin dagli esordi di questa giunta dalla Seymandi, al punto che c’è addirittura chi la indica come futura candidata sindaca. Un ruolo il suo a mezza via tra tecnico e politico, a scavalco tra Comune e Circoscrizioni, tra dirigenti e assessori: un crinale sdrucciolevole sul quale lei si muove da tre anni e mezzo.  

Nel rispondere alla richiesta di comunicazioni sul mercato Villaretto, l’assessore Iaria, anche oggi in versione Re Mida al contrario, ha spiegato che non si tratta di un mercato in senso stretto ma “di una vendita in forma itinerante che non necessita di un’autorizzazione specifica. L’esercizio di commercio in forma itinerante svolta al Villaretto – aggiunge – è  possibile purché avvenga nel rispetto del codice della strada, delle norme in materia di igiene e viabilità e sicurezza stradale, per il tempo massimo di un’ora, al netto dei tempi tecnici per l’esposizione della merce”. Una sorta di pit stop praticamente. “Al Villaretto esiste una comunità molto attiva – osserva Iaria – che si manifesta come comitato di cittadini che si è proposto di sperimentare un metodo. Nell’ambito del Villaretto è una novità poiché il quartiere non ha servizi di prossimità”. Polemico nei confronti del Tavolo di Progettazione Civica anche il consigliere dei Moderati, Silvio Magliano.

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