POLITICA & GIUSTIZIA

"Rosso fuori da Palazzo Lascaris"

Dopo le dimissioni da assessore è il suo ex partito Fratelli d'Italia a chiederne la sospensione anche da consigliere. La proposta in un odg del capogruppo Marrone nel giorno in cui Cirio relaziona sull'arresto del componente della sua giunta

È Fratelli d’Italia, il partito di cui ha fatto parte fino al suo arresto, a chiedere in apertura del Consiglio regionale del Piemonte la “sospensione immediata” di Roberto Rosso anche da Palazzo Lascaris, dopo le dimissioni da assessore, e contestualmente la “costituzione di parte civile” della Regione Piemonte. Richieste contenute in un ordine del giorno presentato dal capogruppo del partito di Giorgia Meloni, Maurizio Marrone. Prosegue, dunque, anche a livello locale il processo di presa di distanza da parte di FdI nei confronti di uno dei suoi ex maggiorenti, già scaricato poche ore dopo essere finito in carcere proprio da Meloni, che leggendo i primi lanci di agenzia sulla vicenda si è fatta venire il “voltastomaco”.

Nel suo odg, Marrone fa riferimento all’articolo 8, comma 2 del decreto legislativo 235/2012 (la cosiddetta legge Severino) che prevede la sospensione della carica di consigliere regionale in caso di misure restrittive, che si tratti di custodia cautelare in carcere o arresti domiciliari. L’iter di sospensione prevede che la cancelleria del Tribunale o la segreteria del pubblico ministero comunichi il provvedimento di arresto alla Prefettura, che a sua volta ne dovrà dare comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale con decreto – sentiti il Ministero degli Affari Regionali e il Viminale – accerterà la sospensione. Il provvedimento verrà poi notificato al Consiglio Regionale per le determinazioni conseguenti conseguenti. Quello fatto oggi da Marrone è però solo un primo passo: con la richiesta di costituzione di parte civile della Regione, infatti, pone le condizioni per determinare l'incompatibilità di Rosso, in modo da arrivare alla sua dececadenza.

Se la sospensione dovesse diventare effettiva, subentrerebbe a Rosso, il commercialista e revisore legale Davide Nicco, ex sindaco di Villastellone, primo escluso della lista di Torino di Fratelli d’Italia.

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