PALAZZO LASCARIS

Sulla Cavallerizza intervenga Cirio

In Regione il M5s firma un atto con il Pd per chiedere di "individuare soluzioni praticabili e non perdersi dietro a ipotesi irrealizzabili e controproducenti". Dopo la mozione di sfiducia al suo assessore altro fuoco amico per la sindaca Appendino

“La Regione Piemonte non può e non deve restare fuori dal tavolo sulla Cavallerizza Reale”. Nei giorni in cui si assiste all’ennesima spaccatura all’interno della maggioranza pentastellata al Comune di Torino sul destino del sito patrimonio Unesco, un fronte composto da Pd e Movimento 5 stelle a Palazzo Lascaris chiede che Alberto Cirio faccia sentire la propria voce. Un asse che potrebbe creare non pochi grattacapi all'amministrazione grillina di Palazzo civico che prossimamente dovrà affrontare, proprio sulla vicenda della Cavallerizza, la mozione di sfiducia verso l'assessore Antonino Iaria presentata da un consigliere grillino.

“Chiediamo che, a gennaio, alla ripresa dei lavori istituzionali, si preveda la convocazione di una seduta congiunta delle Commissioni Cultura per affrontare, finalmente, con serietà, il tema del futuro della Cavallerizza Reale” dichiarano in una nota congiunta il consigliere dem Daniele Valle e Francesca Frediani, capogruppo M5s in Consiglio regionale. Rilevando come, in ogni significativa riqualificazione di complessi artistici, culturali e architettonici la Regione sia sempre stata motore propulsivo: è accaduto, ad esempio, per la Reggia di Venaria che proprio in quest’ultimo anno ha superato il Museo Egizio per numero di visitatori.

E infatti anche sul recupero del complesso torinese la Regione, in un primo momento, era stata coinvolta attivamente, almeno finché al piano nobile di via Milano c’è stato Piero Fassino. Con l’approdo di Appendino, complice anche un rapporto difficile con l’assessore alla Cultura Antonella Parigi, la Regione si è progressivamente sfilata, lasciando nelle mani del Comune sia la realizzazione del masterplan per il recupero della struttura sia ogni decisione riguardo il successivo utilizzo, con una grande incognita relativa ai fondi necessari per rimettere in sesto il complesso. “Il presidente Cirio è l’unico che, attraverso un progetto credibile, può veicolare finanziamenti europei sulla Cavallerizza, oltreché attingere dalle proprie casse – prosegue Valle –. A questo punto non può continuare a restare alla finestra perché la Cavallerizza non è una questione esclusivamente torinese, ma un patrimonio di tutto il Piemonte”.

Così le opposizioni provano a sollecitare la nuova giunta che dal suo insediamento ha lasciato languire in un angolo ogni questione relativa al capitolo cultura. “È il momento che la Regione torni a occuparsi della Cavallerizza per trovare le giuste modalità per recuperare il complesso” proseguono Valle e Frediani, evidentemente piuttosto scettici sull'orientamento che sta prevalendo a Palazzo Civico. “Occorrono idee e progettualità – concludono i consiglieri regionali di Pd e M5s – e soprattutto si devono prendere decisioni chiare e tempestive che possano valorizzare la Cavallerizza Reale e restituire questo importante bene storico e artistico a Torino. Si devono individuare soluzioni praticabili e non perdersi dietro a ipotesi irrealizzabili e controproducenti”.

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