EMERGENZA ECONOMICA

Pennarelli, via libera alla vendita: "Regalo alla grande distribuzione"

L'Ascom contesta il governatore Cirio. Un vantaggio solo per i supermercati, visto che le cartolerie e i negozi continuano a restare chiusi. Coppa: "Inutile riempirsi la bocca con l'importanza del piccolo commercio e poi continuare a penalizzarlo"

“L’ennesimo regalo alla grande distribuzione, a chi in questi giorni ha continuato a fare affari”. C’è chi non ha affatto apprezzato la “battaglia del pennarello” di Alberto Cirio che ha annunciato un’ordinanza per consentire ai supermercati di vendere anche materiale di cancelleria come matite, quaderni e, appunto, pennarelli. Per la presidente dell’Ascom di Torino e Confcommercio Piemonte Maria Luisa Coppa è “una iniziativa che penalizza il piccolo commercio e le cartolerie, costrette a rimanere chiuse in ottemperanza alle disposizioni del Governo”.

Il divieto di vendita non riguardava solo penne e matite, ma anche biancheria per la casa, abbigliamento, giocattoli stoviglie e attrezzi da cucina. Tutte quelle categorie merceologiche, insomma, escluse dai beni necessari specificatamente previsti dal decreto: alimentari, prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa.

Finora i reparti dei supermercati che vendevano i prodotti “proibiti” sono rimasti chiusi, provocando le proteste dei consumatori e di quelle famiglie alle prese con la didattica on line e compiti a casa. Di qui la decisione di Cirio di consentire alla grande distribuzione di vendere quella merce, “peccato che intanto cartolerie e negozi restano chiusi” tuona la Coppa, secondo la quale si sarebbe potuto consentire per esempio alle edicole di estendere il proprio business per sostenere un altro tipo di commercio che soffre da prima ancora della comparsa del coronavirus. “È inutile – conclude – riempirsi la bocca con l’importanza del piccolo commercio di vicinato e poi continuare a penalizzarlo, aiutando sempre i soliti”. 

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