IDEE PER IL DOPO

"La ripresa deve essere semplice"

Sburocratizzazione e semplificazione: i due capisaldi per sostenere la riapertura economica e produttiva. Fratelli d'Italia predisporrà un manuale per rendere più agevoli le procedure di accesso ai contributi. E il capogruppo Marrone parla già da assessore

Sbrogliare la matassa della burocrazia per far ripartire l’economia piemontese e le sue aziende. Fratelli d’Italia vuole sciogliere lacci e lacciuoli, rendendo misure e procedure più semplici, in particolare per quella necessaria “iniezione di liquidità”. Solo così si potrà davvero spianare la strada allo sviluppo e favorire l’auspicato “effetto fionda” per tutte le imprese piemontesi che sono chiamate a recuperare il terreno perduto dopo i gravi danni causati dai cali di fatturato provocati dall’emergenza coronavirus. E il primo ostacolo da rimuovere è la burocrazia.

«Come tutti i principali attori del mondo produttivo hanno già evidenziato – spiega il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marrone –, nessun tentativo serio di ripresa economica dopo il blocco può prescindere da un profondo e capillare intervento di sburocratizzazione, mirato a favorire il rilancio dell’attività imprenditoriale e aumentare l’attrattività del Piemonte». Una priorità che dovrà necessariamente ispirare la rimodulazione del Piano di competitività, con la giusta dose di attenzione politica e approfondimento normativo. «Intendiamo rendere più agevoli le procedure di accesso ai contributi predisponendo un manuale ad hoc, attivando una piattaforma informatica e uno sportello unico per le autorizzazioni necessarie alla creazione di colonnine di ricarica elettriche. Parallelamente serve una profonda riforma del quadro normativo», aggiunge l’esponente del partito di Giorgia Meloni.

«Come ha giustamente sottolineato nei giorni scorsi il governatore Cirio – continua Marrone – i temi della sburocratizzazione e della semplificazione sono centrali per favorire la crescita economica». Un’attenzione testimoniata fin dall’esordio della giunta regionale con la nomina di un assessore ad hoc, ruolo ricoperto dall’ex fratello Roberto Rosso fino al 20 dicembre dello scorso anno, quando venne arrestato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Poltrona sulla quale presto, secondo i rumors di Palazzo Lascaris, potrebbe sedersi proprio Marrone, riportando a due la rappresentanza di FdI nell’esecutivo regionale, attualmente rimasta con la sola Elena Chiorino, titolare delle deleghe a Lavoro, Istruzione e Formazione professionale.

«Oltre ai significativi sostegni alle imprese che abbiamo messo in campo – conclude Marrone –, occorrerebbe sospendere davvero la burocrazia e consentire di agire in maniera rapida ed efficace. Non è accettabile, ad esempio, in questo momento, che per spostare risorse da un asse all’altro, magari per sostenere le famiglie, occorra avventurarsi in uno stillicidio di pratiche, regionali ed europee, che necessitano mesi di valutazioni. Occorre invece, oggi più che mai, fare in fretta, non abbiamo più tempo da perdere».   

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