Coronavirus: Marrone, Riparti Piemonte antimafia rigoroso

L'assessore alla Semplificazione della Giunta Cirio difende il provvedimento Riparti Piemonte sul fronte dell'antimafia in quanto, sottolinea, "è più rigoroso" della norma nazionale. "Chi oggi teme la semplificazione in materia antimafia afferma Marrone - probabilmente ignora la circolare del ministro Lamorgese che chiede ai prefetti di attivare la procedura d'urgenza già prevista dal Codice antimafia, che non rinuncia a nessun controllo, ma si limita a ridurre i termini di attesa. Il provvedimento Riparti Piemonte dispone esattamente lo stesso, anzi è più rigoroso". "Le disposizioni del Ministero dell'Interno - spiega - rendono necessaria l'acquisizione della documentazione antimafia dalla banca dati nazionale unica solo per importi inferiori ai 150 mila euro, lasciando campo libero alle mere autocertificazioni per cifre superiori. Il nostro disegno di legge invece chiarisce che è sempre obbligatoria la verifica sulla banca dati nazionale unica e interviene solo sui tempi d'attesa successiva per la certificazione, differenza non da poco di cui andiamo orgogliosi".

"Annuncio anche - aggiunge l'assessore Marrone - la presentazione di un emendamento di Giunta che ambisce ad aumentare il rigore: aggiungeremo un comma che sospende qualsiasi erogazione fino alla ricezione dell'informazione antimafia liberatoria, trasformando la mera facoltà in obbligo. Le procedure avranno la rapidità dell'urgenza, ma solo in Piemonte avremo la certezza che i mafiosi in colletto bianco, seppur insospettabili, non possano ricevere un centesimo". "Abbiamo sottoposto il testo - rimarca - al prefetto di Torino: sappiano quindi i Cinquestelle che la difesa delle istituzioni dalla malavita organizzata non trova oggi baluardo migliore dei Fratelli d'Italia".

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