PALAZZO LASCARIS

Emergenza Covid, l'indagine regionale sarà "conoscitiva"

È uno dei punti dell'accordo siglato oggi da Cirio con le opposizioni. Il centrodestra rimanda le modifiche alla legge sul gioco d'azzardo e riduce il numero delle specie cacciabili. Un esponente dell'opposizione guiderà la sottocommissione sulle falle sanitarie

Il muro contro muro che da giorni paralizzava il Consiglio regionale del Piemonte è finito. Sul provvedimento Omnibus è stato raggiunto un accordo che prevede lo stralcio delle modifiche alla legge sul gioco d’azzardo, questione che sarà affrontato seguendo le procedure ordinarie, e il ritiro di alcuni emendamenti sulla caccia, con lo stralcio di otto specie cacciabili fra quelle che erano state aggiunte. L’annuncio questo pomeriggio nell’Aula virtuale, dove dopo il presidente Stefano Allasia e l’assessore Maurizio Marrone ha preso la parola il governatore Alberto Cirio. “Sono stati giorni complessi – ha detto Cirio dopo avere illustrato l’intesa – ma il risultato raggiunto è una vittoria complessiva della democrazia”. “Credo che a noi che governiamo – ha aggiunto – spetti fare le scelte, ma vanno fatte nel rispetto delle posizioni di tutti. La politica bisticciata non è ciò che serve, mentre la politica del confronto credo sia un principio fondante della democrazia”.

L’intesa prevede anche il via libera a una indagine conoscitiva sulla gestione dell’emergenza Covid-19, guidata da una sorta di sottocommissione che sarà insediata all’interno della Commissione Sanità del Consiglio regionale, guidata dal leghista Alessandro Stecco, dandone però la presidenza a un esponente delle minoranze. “La scorsa settimana – ha ricordato Cirio – ho ricevuto una delegazione delle opposizioni che mi segnalavano la necessità di un diverso approccio di metodo al provvedimento in discussione. Di lì è partito un confronto che ha portato alla condivisione di un metodo di lavoro che ritengo estremamente produttivo. Per noi è un segno di rispetto per le opposizioni, ma anche una rivendicazione del nostro ruolo di governo del Piemonte”. Il governatore delinea una nuova stagione di confronto politico, pur sottolineando l’esigenza e persino il dovere da parte della maggioranza di perseguire il proprio programma.

“I programmi bisogna realizzarli di concerto con i lavori di aula, dando la possibilità a tutti di partecipare. Crediamo che la legge attuale sul gioco d’azzardo vada riformata. Ma vogliamo farlo senza scorciatoie, in modo trasparente. È importante per noi difendere le nostre convinzioni, ma anche permettere a tutti di contribuire per risultato migliore. Parallelamente sono stati trovati degli equilibri sulla caccia, tema su cui abbiamo sempre avuto posizioni che oggi intendiamo difendere all’interno del provvedimento in discussione, ma con una situazione di equilibrio”. Tesi ribadite anche da Marrone, vero tessitore della mediazione raggiunta oggi. “Il confronto – ha rimarcato l’esponente di Fratelli d’Italia – è stato condotto bene, per questo ha richiesto un po’ di tempo. Si è restituita centralità alla politica e abbiamo evitato di incastrare l’aula in una mese di guerra ostruzionistica”.

Come in ogni compromesso tutti hanno dovuto rinunciare a qualcosa ma allo stesso tempo possono rivendicare di aver strappato condizioni positive. Vede così il bicchiere mezzo pieno Raffaele Gallo, capogruppo Pd. “Il ritiro dell’emendamento sul gioco d’azzardo è una vittoria del centrosinistra e delle opposizioni. Finalmente ha prevalso il buon senso e si torna al confronto”, commenta. Altrettanta soddisfazione esprime riguardo alla decisione di avviare l’indagine conoscitiva sulla sanità: “La destra ha compreso il vero spirito della nostra proposta – spiega Gallo –, non fare processi a qualcuno ma capire con spirito costruttivo cosa è successo e cosa non ha funzionato, in modo tale da poter elaborare proposte migliorative del sistema sanitario regionale”.

Dopo aver rivolto un plauso all’opera di Cirio e Marrone per favorire il dialogo Giorgio Bertola (M5s) ha rivendicato il ruolo svolto in questi giorni di dura contrapposizione:  “Il nostro compito come consiglieri di opposizione, oltre al controllo, è anche quello di portare qualcosa del nostro programma o quantomeno di riduzione di ciò che noi riteniamo negativo. Quindi abbiamo pensato di operare nel senso della riduzione del danno e in quest’ottica ritengo che la salvaguardia di ben otto specie dalla caccia, sia un buon risultato”. Più critico il capogruppo M5s Sean Sacco, intervenuto successivamente.

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