COVIDATE

Ordinanza anti-spioni da Dpcm

Nella veste di sindaco di Borgosesia (Vercelli) il parlamentare leghista Tiramani dichiara guerra ai delatori. Chi farà una segnalazione totalmente infondata sarà passibile di multa. "È giusto prevenire questo degrado culturale voluto dal Governo"

Mentre in tutta Italia i suoi colleghi sono presi dal raptus del coprifuoco, il sindaco di Borgosesia (Vercelli) Paolo Tiramani va controcorrente: “Se si denuncia un vicino senza fondati motivi, si verrà denunciati per procurato allarme” dice il primo cittadino e parlamentare leghista che sul tema sembra ancor più salviniano del governatore lombardo Attilio Fontana, colpevole di aver “trasgredito” rispetto alle indicazioni del Capitano ai divieti di circolazione notturna e alle chiusure dei centri commerciali. È già stata firmata l’ordinanza contro gli spioni, o meglio contro i finti spioni per “prevenire questo degrado culturale voluto dal Governo”. Nell’ultimo dpcm del premier Giuseppe Conte, infatti, è prevista la possibilità di segnalare alle autorità eventuali trasgressori rispetto alle restrizioni anti-Covid.

La decisione è stata presa dopo le “molte segnalazioni risultate prive di fondamento e dovute esclusivamente a cattivi rapporti di vicinato” spiega Tiramani che prova così a disincentivare la delazione, soprattutto quando utilizzata per risolvere vecchie questioni in sospeso tra vicini in guerra. “Le segnalazioni infondate – prosegue – hanno impegnato senza motivo la nostra Polizia municipale per le opportune verifiche, facendoci sprecare tempo e denaro, per non parlare poi dell’esacerbazione delle tensioni sociali e del clima di allarmismo nei confronti dell’emergenza sanitaria”.

D’ora in poi, almeno a Borgosesia, “le segnalazioni devono essere circostanziate ed effettuate in modo ufficiale. In questo modo la polizia potrà effettuare le indagini del caso: se effettivamente si tratterà di violazione delle norme si interverrà opportunamente, in caso contrario si verificherà se i denuncianti siano perseguibili per procurato allarme e quindi passibili di ammenda da 10 a 516 euro”. Insomma, “non è tempo di caccia alle streghe”. Spioni avvisati…

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