Fondazione Crt: con blocco dividendi a rischio ripresa

"Il blocco dei dividendi crea asimmetria in Europa e mette a rischio la ripresa del Paese". A lanciare l'allarme il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia e il segretario generale Massimo Lapucci. "Pur comprendendo la prudenza della Bce, di Bankitalia e Ivass, e con le cautele da verificare caso per caso per la tenuta del sistema bancario e assicurativo, emerge il rischio di una doppia penalizzazione per i territori e per l'intero Paese a livello europeo", affermano Quaglia e Lapucci, intervenuti più volte nei mesi scorsi anche in sedi pubbliche e istituzionali come l'associazione delle Fondazioni bancarie piemontesi. "Da un lato - spiegano - l'impossibilità per le Fondazioni di redistribuire le entrate derivanti dai dividendi verso soggetti del non profit che, altrimenti, non sarebbero destinatari diretti di quei flussi di liquidità, significa far mancare risorse significative per i territori proprio nel momento di maggiore bisogno. Dall'altro lato il fatto che le raccomandazioni delle autorità regolatorie non vengano applicate allo stesso modo in Europa, rischia di generare un'asimmetria tra Paesi, portando gli investitori a preferire quegli Stati le cui istituzioni bancarie o assicurative si sono dichiarate fin da subito favorevoli alla distribuzione ai propri azionisti. Il tema si riproporrà in modo ancora più evidente nel 2021, quando gli eventuali dividendi sarebbero il risultato di un 2020 di recessione e difficoltà. Ecco perché il blocco di quelle entrate oggi mette a rischio la stessa ripresa del Paese domani".

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