EMERGENZA SANITARIA

Tamponi a tappeto in Piemonte

Le opposizioni propongono uno screening di massa, come quello realizzato in Alto Adige. Le vacanze natalizie potrebbero essere usate per le quarantene. Costo 27 milioni. "Iniziativa per riprendere il tracciamento e prevenire la terza ondata"

Screening di massa con test rapidi da fare immediatamente, in modo da usare le vacanze natalizie per le eventuali quarantene. Costerebbe 27 milioni, per recuperare i quali le forze del centrosinistra e il Movimento 5 Stelle chiedono alla giunta di Alberto Cirio di mettere in campo risorse straordinarie. La proposta, avanzata ieri in Consiglio regionale durante la discussione dell’assestamento del Bilancio di previsione 2020-2022 della Regione, punta a premunire il territorio contro l’insidia di una terza ondata Covid.

Partita dal capogruppo di Liberi Uguali Verdi (LuV) Marco Grimaldi come ordine del giorno collegato alla manovra finanziaria, l’iniziativa è stata condivisa da tutti i capigruppo di minoranza: Raffaele Gallo (Pd), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati) e Mario Giaccone (Monviso). “Ci dite – ha affermato Grimaldi nel suo intervento sul bilancio – che non ci sono più spazi per fare variazioni perché le risorse sono finite. Ma sostenere che non ci sono soldi, quando in questi mesi ne avete dati indistintamente a tutte le categorie che avete voluto privilegiare, non è credibile. Noi vi proponiamo di usare risorse straordinarie per mettere in campo uno screening di massa che ci eviti la terza ondata, e di farlo usando proprio i giorni del Natale”. I fondi necessari sarebbero “recuperabili per una prima tranche di 8 milioni nel Fondo di Riserva, e il resto nel bilancio di previsione per il prossimo anno”. L’assestamento è infatti un documento pluriennale, che può impegnare risorse sui prossimi due anni.

“Con uno screening a tappeto – hanno sostenuto congiuntamente i capigruppo dell’opposizione – il Piemonte potrebbe riprendere in mano il tracciamento dei contatti, evitando altri danni alle attività economiche e scelte dolorosissime”. La Regione potrebbe seguire gli esempi della Corea, della Slovenia e della Provincia di Bolzano per dare il via a un ambizioso programma di monitoraggio da attuare prestissimo. “Immaginatevi – hanno aggiunto – se riuscissimo a usare le feste natalizie per una sorta di quarantena delle persone risultate positive allo screening, se riuscissimo a spegnere sul nascere tutti i focolai che non potremmo trovare in altro modo, se riuscissimo a passare più serenamente le feste per riprendere la nostra vita nel 2021 senza il terrore della terza ondata e con le prime dosi di vaccino disponibile”.

Per sapere l’esito della proposta si dovrà probabilmente attendere il voto sull’odg che la contiene, alla fine della discussione sull’assestamento di bilancio: nel corso dei lavori di ieri la maggioranza di centrodestra e i rappresentanti della Giunta non fatto sapere qual è la loro posizione.

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