REGIONE PIEMONTE

Bilancio blindato, centrodestra muto e le opposizioni insorgono

Respinti a Palazzo Lascaris tutti gli emendamenti delle minoranze alla manovra di assestamento. L'assessore Tronzano non lascia spazi di discussione e costringe la maggioranza a ritirare i suoi atti. Alla fine dell'anno minori entrate per 200 milioni

Una giunta sorda sterilizza il dibattito e respinge ogni emendamento all’assestamento di bilancio licenziato oggi dal Consiglio regionale del Piemonte. La protesta arriva dai banchi delle minoranze che si sono visti respingere anche quei provvedimenti che non prevedevano un diretto impegno di spesa. Insomma, a Palazzo Lascaris l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano porta un testo blindato e la sua maggioranza ne conserva l’integrità garantendo il voto contrario a ogni proposta dell’opposizione e soprattutto rinunciando a presentare essa stessa modifiche.

Tra gli emendamenti del centrosinistra, quello del Pd che avrebbe sbloccato le assunzioni dei consorzi per la raccolta dei rifiuti, bloccate da anni. «Costo zero per la Regione ma totale indisponibilità a discuterne nel merito. Né è stato possibile confrontarsi con gli assessori che hanno disertato in massa le commissioni preposte, lasciando il solo Tronzano a ripetere i suoi “non so, non è la mia materia”» protestano il capogruppo Raffaele Gallo e il consigliere Daniele Valle. “Non è di maggior consolazione – proseguono i due – che dai banchi della maggioranza non si sia alzata nessuna proposta emendativa, perché stroncata in partenza dall’indisponibilità della Giunta, che ha già proiettato questa indisponibilità sul bilancio di previsione 2021”.

Polemico anche il capogruppo del Movimento 5 stelle Sean Sacco, che parla di un “assestamento per nulla coraggioso, poco utile a imprese e partite iva e scarsamente incisivo nella lotta alle diseguaglianze sociali. Sugli oltre 100 milioni distribuiti in bonus quest’anno per le aziende, aleggia il forte rischio che una parte debba essere restituita, giacché questi fondi potevano essere impiegati dalle imprese solo ed esclusivamente per l’acquisto di beni durevoli per prevenire il contagio”. Secondo l’esponente grillino “la Regione dovrebbe prevedere interventi complementari a quelli avviati a livello nazionale, invece assistiamo all’incapacità di questa giunta a dialogare e rispondere alle necessità di imprese e cittadini”.

“Avevamo detto che avremmo fatto un bilancio di assestamento con alcuni aggiustamenti tecnici, senza nascondere la nostra volontà di non incidere con l’aggiunta di somme sui vari capitoli” sono le parole dell’assessore Tronzano, il quale ha rivendicato che in tempo di pandemia la Regione ha messo sul piatto 131 milioni, per 80mila imprese “una cifra importantissima di cui abbiamo dovuto tenere conto. Ma abbiamo dovuto tenere conto anche della delibera della Corte dei Conti che il 7 ottobre ci ha chiesto di essere molto prudenti, garantendo il finanziamento prioritario delle sole spese obbligatorie e indifferibili. E questo è stato appunto il nostro orientamento”. L’esponente della giunta di Alberto Cirio ha ricordato, inoltre, che “le entrate della Regione sono oggi a -169 milioni, e arriveremo a -200 sull’anno: non possiamo fingere che queste situazioni non ci siano” e ha ribadito la volontà di continuare “a contenere il disavanzo della Regione”. Tronzano ha infine definito il 2021 un anno “durissimo: non abbiamo risorse da inserire in questo assestamento, e credo sia un bene non avere previsto scostamenti in aggiunta”.

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