BANCHI DI NEBBIA

Si torna in classe (a metà)

Da lunedì anche le scuole superiori del Piemonte riprenderanno le lezioni in presenza (ma solo al 50%). La decisione dopo l'incontro tra Cirio, prefetti, presidenti di provincia e sindaci dei capoluoghi. Monitoraggio quotidiano per tenere sotto controllo l'epidemia

Si torna in classe. Da lunedì 18 anche gli studenti delle scuole superiori riprenderanno le lezioni in presenza. La decisione è stata presa al termine di un incontro promosso dal presidente del Piemonte Alberto Cirio, cui hanno partecipato i presidenti delle province, i sindaci dei comuni capoluogo e i prefetti. All’unanimità è stata assunta la decisione di adeguarsi alle nuove disposizioni e quindi di avviare le lezioni in presenza al 50 per cento a partire dalla prossima settimana. Questo dopo che il Piemonte aveva, con una propria ordinanza, allungato i tempi della didattica a distanza ancora di una settimana, dopo le festività natalizie, per monitorare l’andamento della curva epidemiologica.

Certo, da domenica il Piemonte cambierà colore e passerà da giallo ad arancione, ma pur mantenendo tutte le cautele del caso, è stato il ragionamento di Cirio, va detto che la nuova tinta sulla mappa nazionale è essenzialmente dovuta alla modifica dei parametri di valutazione (restrizioni già con Rt superiore a 1 e non a 1,25 com’era prima). Di fronte a questo scenario il governatore non emanerà dunque una nuova ordinanza restrittiva, ma ha posto una condizione. Cioè l’istituzione di un monitoraggio quotidiano entro le 18 di cui dovranno farsi carico l’Ufficio scolastico regionale, l’Agenzia della mobilità e il Dirmei per le rispettive responsabilità (ambito scolastico, trasporti e sanitario). Si dovrà produrre un report ogni 24 ore per tenere sotto controllo l’evoluzione dei contagi così da intervenire con nuove restrizioni in caso di necessità. È evidente, infatti, che a fronte di un eventuale significativo peggioramento della situazione non ci sarebbe altra via che tornare alle lezioni on line.

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