BANCHI DI NEBBIA

Chiusa per Covid e senza fondi, "Scuola cenerentola per Cirio"

L'assessore all'Istruzione Chiorino illustra il budget per il 2021. Taglio netto sui voucher a sostegno delle famiglie (-3,7 milioni) nonostante una domanda che continua a crescere. Pd all'attacco. Grimaldi (Luv): "Oltre 55mila esclusi"

Chiusa e senza soldi. Tempi duri per la scuola, ma soprattutto per i suoi studenti e le rispettive famiglie. Nel giorno in cui la didattica a distanza torna per la maggior parte delle scuole piemontesi, l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino illustra i dati di un bilancio all’insegna dei tagli.  

Per quanto riguarda i voucher relativi alle spese di trasporto, informatica e Pof, nel 2020 il previsionale stanziava 8 milioni di euro, diventati poi 9.3 milioni a fine anno. Nel previsionale del 2021 vengono proposti 6,4 milioni. La sforbiciata rispetto alle previsioni del 2020 è di 2,4 milioni. “Si tratta approssimativamente di 9mila studenti in meno che riceveranno il contributo regionale, a fronte di una domanda che l’anno scorso ha raggiunto le 90mila unità (quasi un raddoppio rispetto al 2019). E di queste, pur non conoscendo l’entità degli ultimi scorrimenti, si può stimare che circa due terzi siano rimaste a secco” denunciano i consiglieri Pd Daniele Valle e Diego Sarno. Insomma, la domanda aumenta ma le risorse per soddisfarla diminuiscono.

Riguardo il voucher per sostenere le spese di iscrizione e frequenza, nel 2020 il bilancio di previsione contava 5,6 milioni, diventati 6,4 milioni a fine anno. Oggi vengono proposti 4,3 milioni (-1,3 milioni sul previsionale dell'anno scorso), correndo il rischio di lasciare senza sostegno oltre mille studenti. “In queste settimane più volte ci è stato detto che era scorretto confrontare il previsionale con l’assestato: una impostazione curiosa. Tuttavia i dati di oggi sono chiari: sulla scuola il taglio c’è, bello robusto, anche rispetto al previsionale – concludono Valle e Sarno –. La scuola è la cenerentola delle politiche di Alberto Cirio”.

“Lo scorso anno abbiamo più volte denunciato che con le risorse stanziate oltre 43 mila famiglie piemontesi, tra le più povere, sono rimaste senza alcun sostegno economico da parte della Regione, sebbene fossero idonee a ricevere il voucher scuola. Eppure la Giunta pensa ancora di tagliare” afferma il capogruppo di Luv Marco Grimaldi secondo il quale “gli esclusi per mancanza di risorse passeranno da 43mila a 55mila”.

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