VERSO IL VOTO

Pd con i 5s? "Non al primo turno"

Anche Chiamparino prende le distanze dalla proposta lanciata dalla sindaca Appendino ed esclude ai nastri di partenza un'intesa tra dem e grillini alle amministrative di Torino. "Nessuno può imporla dall'alto, neanche Letta". Porta aperta per il ballottaggio

“Al primo turno nessuna alleanza con i Cinque Stelle”. Anche l’ex presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, erige un muro di fronte a una possibile intesa al primo turno tra i due partiti che più si sono contrapposti in questi cinque anni di amministrazione Appendino. Discorso diverso, ovviamente, al ballottaggio dove la convergenza è possibile, se non addirittura obbligata. L’ex governatore e sindaco del decennio olimpico scambia qualche battuta con i giornalisti fuori dal Palazzo di Giustizia, dove è stato ascoltato come testimone al processo Finpiemonte e sulla politica locale si allinea alla posizione maggioritaria nel Pd di Torino. “Non credo che nessuno dall’alto possa imporre questa alleanza – aggiunge Chiamparino –. Mi stupirei se uno come Letta la imponesse. Non credo appartenga al suo lessico imporre, poi che lui voglia farsi un’idea di cosa accade nei territori, visto che fino a ieri stava a Parigi, mi sembra anche ragionevole”.

Ancora ieri Chiara Appendino ha rilanciato l’ipotesi di un’intesa tra Pd, M5s e Leu sin dal primo turno. Magari con un candidato civico in grado di intercettare buona parte dell’elettorato di tutte e tre le principali forze che hanno sostenuto il BisConte. Ma ancora una volta l’appello non è stato colto dal Pd torinese: “Credo sia davvero inutile riproporre ad orologeria alleanze tra Pd e M5s al primo turno, cosa ormai assimilata da tutti i partiti – ha risposto il segretario Mimmo Carretta –. Per rispetto dei cittadini, perché le cicatrici ci sono ancora, perché c’è una idea di fondo diversa di città e di prospettive”.

Una posizione condivisa anche da Chiamparino che questa volta pare non voler correre in soccorso della sindaca grillina. Infine, riguardo allo stato di salute del Pd piemontese l’ex governatore ha detto che “è come quello nazionale, con margini di miglioramento”.

print_icon