POLITICA & SANITA'

Vertice (e intesa) tra Cirio e Icardi sul nuovo direttore della Sanità

Domani confronto decisivo tra governatore e assessore sul successore di Aimar. Soluzione interna o innesto di un manager esterno? Il nodo delle incompatibilità. Raviolo in pole per la guida della futura Azienda Zero. La decisione entro Pasqua

All’inizio, appena avuto tra le mani l’elenco dei 17 papabili alla nomina a direttore regionale della Sanità, Alberto Cirio aveva in mente di incontrarli uno ad uno, in un faccia a faccia dietro l’altro, per conoscerli personalmente e farsi un’idea in vista della decisione. Poi, forse, per evitare incidenti diplomatici in seno alla giunta cui spetta formalmente la designazione, il governatore aveva aperto gli incontri all’assessore alla Sanità Luigi Icardi e a quello al Welfare (che condivide la direzione) Chiara Caucino. Ma una settimana dopo la lettura dell’elenco in giunta e una prima dell’abbandono di corso Regina Margherita del dimissionario Fabio Aimar con ritorno (almeno temporaneo) per l’Asl Cuneo1 da cui proviene l’ormai ex direttore regionale, neppure uno di quegli incontri con gli aspiranti c’è stato. Questo vuol dire che è già deciso chi prenderà il posto che Aimar lascerà a fine mese? Non pare proprio. Semmai l’accantonare il proposito del presidente sarebbe da ricondurre a una discussione e a un confronto ristretto all’interno della giunta, meglio ancora: tra il governatore e l’assessore alla Sanità, senza tenere fuori del tutto il resto degli alleati, nel caso specifico Fratelli d’Italia. Domani gli uffici dovrebbero trasmettere a Icardi e Cirio l’esito delle verifiche per accertare eventuali casi di incompatibilità, poi con una rosa scremata e ridotta a un paio, massimo tre nomi nella settimana precedente a Pasqua i papabili verranno ascoltati.

Cirio da una parte sembra tentato dal portare in plancia di comando l’attuale direttore (e membro del cda) dell’Istituto tumori di Candiolo, il medico messinese Antonino Sottile voluto all’Irccs dal presidente della Fondazione Andrea Agnelli e che, si presume, non avrebbe alcuna obiezione al suo approdo in corso Regina Margherita. Anzi. Dall’altra il governatore non avrebbe affatto accantonato l’idea di assegnare i gradi a un dirigente interno, consapevole che un innesto esterno “con la macchina in corsa” potrebbe presentare più rischi che benefici. In queste ore sta facendo le ultime valutazioni che confronterà domani con l’assessore.

Rumors della maggioranza riportano una non coincidenza di vedute sulla figura di Sottile tra presidente e assessore, senza tuttavia lasciar intendere se Icardi abbia in serbo un’alternativa tra i 17, tantomeno chi possa essere. Gira, fin dall’inizio, il nome di Gianni Bonelli, attuale direttore generale dell’Asl lombarda dei Sette Laghi, ma in passato al vertice dell’Asl di Biella e coinvolto in una vicenda giudiziaria, dalla quale si è sempre dichiarato estraneo, legata a ipotizzati intralci su un’indagine relativa a un reparto dell’ospedale. Strascichi e veleni che sarebbero pronti per essere riesumati da chi rema contro il ritorno in Piemonte del manager dato molto vicino alla Lega giorgettiana. È il suo uno dei nomi su cui starebbe ragionando l’assessore. O qualcun altro della lista.

Pare fuori dai giochi l’attuale direttore della maxiemergenza regionale Mario Raviolo, che FdI e, soprattutto il cofondatore Guido Crosetto, vedrebbe con favore al posto di Aimar. Per lui si profilerebbe un via libera da parte della stessa Lega per la guida della futura Azienda Zero. La super Asl ingloberebbe molte competenze operative – il campo in cui il Mister Wolf della sanità piemontese ha mostrato più volte di sapersi muovere con piglio e assunzioni di responsabilità – a partire proprio dal 118 per estendersi alla medicina territoriale e molte altre materie, tanto da svuotare non poco l’attuale direzione regionale.

Alle due caselle, strettamente, legate probabilmente se ne aggiungerà una terza: la nomina del nuovo direttore generale dell’Aso di Alessandria. Il manager Giacomo Centini una decina di giorni fa aveva annunciato la sua decisione di interrompere anzitempo l’incarico. Pronto ad assumere un posto di rilievo al Campus Biomedico di Roma, l’Università dell’Opus Dei, Centini lascia nella città del capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari, un posto molto ambìto. Tra i papabili circola con insistenza il nome di Gianfranco Zulian, attuale responsabile dell’Emergenza Covid in assessorato. Una variabile in più da aggiungere sul tavolo della maggioranza. Aimar lascerà gli uffici il prossimo 6 aprile, ache se presto potrebbe fare rientro a Torino per un posto di rilievo in ambito amministrativo dell’Azienda Zero. Nel caso di un interregno lo scettro passerebbe momentaneamente nelle mani del vicario Franco Ripa.

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