POLVERE DI (5) STELLE

Appendino in bocca al lupo, ecco la lista degli ex M5s

C'è la sagoma del re dei boschi che ulula alla luna nel simbolo del Movimento 4 ottobre, pronto a scendere in campo alle prossime amministrative. Al centro la lotta No Tav. Le manovre del consigliere Carretto in sintonia con il neonato gruppo regionale

Il simbolo è già stato depositato, la volontà è di comparire sulla scheda elettorale già a partire dalle prossime amministrative di Torino. C’è un lupo che ulula alla luna nel logo del Movimento 4 ottobre, la prima e forse non ultima forza nata da una costola del Movimento 5 stelle in polemica con la deriva governista imposta da Giuseppe Conte e sposata senza riserve dalla sindaca Chiara Appendino. A fondarlo in Piemonte i consiglieri regionali Francesca Frediani e Giorgio Bertola, cui si è aggregato più recentemente Damiano Carretto, ex componente della maggioranza in Sala Rossa che sosteneva la prima cittadina pentastellata. E sarebbe proprio lui l’autore dei primi sondaggi soprattutto tra gli ex attivisti di un partito “che non c’è più” dice Frediani, un’altra che ha abbaiato per mesi alla luna quando pensava che, con l’approdo del suo (ex) partito al governo sarebbe stata bloccata la Tav: per lei, valsusina e attivista no tav prima ancora che grillina, la madre di tutte le battaglie. “Abbiamo ammainato le nostre bandiere e abbandonato un metodo sulla base del quale eravamo nati – prosegue Frediani – le scelte dal basso, i militanti protagonisti, la centralità dei territori, la sfida ambientale. Ora siamo un partito di potere che ruota attorno a un capo che nessuno ha mai eletto”.

Il 4 ottobre è la data di costituzione del M5s: era il 2009 e Beppe Grillo era reduce dai V-Day del 2007 e 2008, Gianroberto Casaleggio aveva messo a punto la piattaforma per la partecipazione dal basso, in altri paesi d’Europa imperversava il partito Pirata, sembrava che la tecnologia fosse destinata a cambiare il corso della politica e i suoi processi. Non è stato così e ora il Movimento 4 ottobre si richiama proprio ai valori originali con cui nacquero i Cinque Stelle.

A livello nazionale è già stato attivato un link con un’altra fuoriuscita del Torinese, la parlamentare Jessica Costanzo, e anche con Nicola Morra. Si guarda alle mosse di Davide Casaleggio, alla disputa con Conte sui database, ad Alessandro Di Battista. In attesa che si chiarisca il quadro nazionale, a livello locale si formano i primi gruppi di lavoro. C’è chi parla di consiglieri, oggi in forza al M5s, che presto potrebbero aderire. Altri hanno già preso altre strade: Deborah Montalbano coordina il gruppo dei seguaci di Luigi De Magistris a Torino, Aldo Curatella è confluito in Azione, Marina Pollicino per ora agisce da battitore libero in aula senza alcun riferimento nazionale. La diaspora potrebbe essere solo all’inizio, soprattutto se, come pare, l’ex premier sia pronto a escludere il gruppo consiliare dai processi decisionali legati alle amministrative. 

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