POLTRONE & CORSIE

Asl, ultimo giro di valzer per i direttori. A giorni le nomine

Icardi potrebbe portare già oggi in giunta l'elenco dei nuovi vertici aziendali. Manfredi verso l'Aso di Alessandria, Alpe al Mauriziano al posto di Dall'Acqua, sfuma Bono per la To4, tra le new entry Azzan e Colombo, trasloco al San Luigi per Uberti

Tra poco più di una settimana scadranno i contratti con i direttori generali di Asl e Aso, nominati con la delibera del 29 maggio di tre anni fa. In alcuni casi i nuovi manager sono già stati nominati per coprire posti rimasti vacanti, come per l’Aou di Novara da pochi giorni affidata a Gianfranco Zulian dopo il passaggio di Mario Minola alla direzione regionale, o nei mesi scorsi per l’Asl di Asti per la cui guida era stato scelto Flavio Boraso a sua volta sostituito all’Asl To3 da Franca Dall’Occo.

A restare scoperta è, attualmente, la direzione dell’Aso di Alessandria coperta ad interim da Daniela Kozel, dopo le dimissioni di Giacomo Centini. Le previsioni (e anche l’auspicio) della nomina del successore di quest’ultimo nel corso della giunta odierna sono, tuttavia, smentite visto che l’esecutivo non ha all’ordine del giorno questo punto. Ciò non vuole dire che nulla si stia muovendo attorno alla poltrona principale dell’azienda ospedaliera alessandrina e non solo quella. 

Come ad ogni approssimarsi del giro di valzer per i direttori, anche questa volta manovre, suggerimenti, blandizie, speranze, e trattative non si contano.

Partendo proprio dal posto lasciato anzitempo da Centini per andare a ricoprire un importante incarico al Campus Biomedico di Roma (Opus Dei), si comprende come le cose non siano poi così semplici. Se è stata coperta la direzione dell’Aou di Novara, rimasta vacante ben dopo quella dell’ospedale di Alessandria, si comprende come la questione non sia di facile soluzione. I rumors dell’affidamento di quel posto all’attuale commissario dell’Asl To 4Luigi Vercellino si sono spenti, o meglio è cambiata la destinazione per il manager voluto da una parte della Lega del Canavese, ma che poi non è risultato così amato da molti sindaci tanto che nessuno di loro pare pronto a stracciarsi le vesti per trattenerlo, mentre starebbe già facendo le valigie per tornare all’Asl di Alessandria, non più come direttore amministrativo qual è stato fino al nuovo incarico canavesano, bensì proprio come direttore generale prendendo il testimone dall’attuale commissario Valter Galante.

Un ritorno che però porta con se già qualche mugugno e preoccupazione. Vercellino parrebbe voler arrivare ad Alessandria insieme agli attuali direttori sanitario e amministrativo della To4, Sara Marchisio e Michele Colasanto, di fatto escludendo qualsiasi risorsa interna dell’azienda alessandrina, a partire dal direttore di distretto Claudio Sasso, molto apprezzato per la gestione della medicina territoriale nel corso della pandemia e voluto nel Dirmei dallo stesso assessore Luigi Icardi. Certa la partenza di Vercellino, alla To4 sembra sfumare la concreta ipotesi di una promozione di Carlo Bono. Sulla sua nomina ci sarebbe più di una perplessità e da corso Regina si sarebbero approfondite con attenzione questioni che parrebbero frenare molto, fino a bloccarla, la possibile nomina.

Sgmbrato il campo dall’ipotesi Vercellino, il cui ritorno da direttore all’Asl è stata perorata in corso Regina da almeno un pellegrinaggio della parlamentare leghista di Tortona Rossana Boldi, per l’Aso ormai proiettata verso l’importante qualificazione di Irccs si fa con insistenza il nome di Stefano Manfredi, manager di lungo corso e riconosciuta esperienza, attuale direttore dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, in passato direttore amministrativo dell’Asl di Alessandria.

Il problema da risolvere, a quanto risulta, sarebbe soltanto di ordine economico, visto che il manager nell’attuale ruolo ha uno stipendio più alto di qualche decina di migliaia di euro all’anno rispetto a quello previsto per la direzione dell’Aso. Una questione che in Piemonte si era già posta altre volte, come quando per avere alla direzione regionale Renato Botti proveniente dal ministero quello stipendio venne alzato dall’allora giunta di centrosinistra di circa il 20%. Manfredi avrebbe comunque chiesto qualche giorno per valutare una decisione che se non sarà a favore dell’Aso, rimetterebbe in moto la ricerca di un altro nome. 

Un nome che, invece, a sorpresa potrebbe essere confermato è quella di Chiara Serpieri, “esiliata” nel Asl del Vco dopo la fatwa del parlamentare vercellese della Lega Paolo Tiramani che lo scorso anno ne chiese se non la testa l’allontanamento dall’azienda del suo feudo elettorale.

Poltrona decisamente instabile, quasi un seggiolino eiettabile, quella del commissario dell’Asl Biella Diego Poggio, su cui grava il posizionamento sul centrosinistra e pure la recente inchiesta tutt’ora in corso sui furbetti del vaccino. Al posto di Corrado Bedogni all’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, dovrebbe andare Giuseppe Guerra che a novembre era stato nominato commissario straordinario dell’emergenza Covid per la Asl di Cuneo. I rumors non escludono anche il rientro di Silvio Falco, ex dg delle Molinette oggi a capo dell’Asl 1 ligure, e quello di Gianni Bonelli, un trascorso a Biella e ora direttore generale della Asl Sette Laghi di Varese. Destinato a guidare l'Asl di Novara, invece, l'attuale direttore amministrativo di quella alessandrina Francesco Arena.

Tra le new entry nel club dei direttori viene data Elide Azzan, attuale direttrice sanitaria dell’Asl di Novara e figura di spicco dell’Unità di Crisi. Per lei, assai ben considerata dall’inquilino di corso Regina, non si sa ancora quale sarà la destinazione. Sarebbe Vercelli il probabile approdo di Eva Colombo, attuale direttore amministrativo dell’Asl Città di Torino, dove l’attuale commissario Carlo Picco (suo grande sponsor) viene dato per certo come nuovo direttore generale, a meno di una nomina al vertice di un’importante azienda ospedaliera.

E proprio il direttore di una queste, il Mauriziano, sarebbe stato contattato da corso Regina nelle scorse ore per annunciare la forte probabilità di una sua mancata riconferma. Per Maurizio Gaspare Dall’Acqua sarebbero gli ultimi giorni alla guida dell’ospedale dove sarebbe in procinto di arrivare Valter Alpe, attuale direttore amministrativo della Città della Salute guidata dal commissario Giovanni La Valle, anch’egli in odore di riconferma con il rango di direttore.

Per il San Luigi di Orbassano è pronto a traslocare dall’Asl To5 Massimo Uberti, mentre tra i futuri direttori si dà per certo anche Antonino Sottile, oggi al vertice dell’Istituto Tumori di Candiolo e già in corsa, poi stoppata, per la direzione regionale. Altro nome, dato per molto “spondato” è quello dell’ex direttore amministrativo del Policlinico di Palermo, all’epoca diretto da Picco, Fabrizio Di Bella. Questi e altri nomi continuano a circolare sempre più vorticosamente con l’avvicinarsi la scadenza dei contratti e il giorno delle nomine. Che non sarà oggi, anche se questo non esclude che Icardi possa arrivare in giunta con l’elenco di nuovi vertici delle aziende, rimandando ai prossimi giorni le investiture ufficiali.

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