VERSO IL VOTO

Anche Calenda sul carro di Lo Russo

Dopo Italia Viva l'ex ministro pronto a schierarsi con il candidato del Pd a Torino: "Basta che non va coi Cinquestelle". Quasi del tutto esclusa l'ipotesi Terzo polo, dove Azione si ritroverebbe da sola

L’accordo è a un passo. Dopo Italia Viva anche Azione s’avvicina al centrosinistra in vista delle prossime amministrative di Torino. Sosterrà Stefano Lo Russo solo se non ci saranno i Cinquestelle ha detto Carlo Calenda a margine di un incontro elettorale a Milano, dov’è schierato con Beppe Sala. “Io voglio essere certo al cento per cento che non ci siano i 5 stelle – sono state le parole dell’ex ministro – per me questa questione è dirimente”.

E se già nei giorni scorsi Lo Russo aveva escluso l’ipotesi di un’intesa al primo turno con i grillini, al punto da connotare su questa posizione la sua campagna per le primarie, a maggior ragione sia lui sia il segretario del Pd torinese Mimmo Carretta difficilmente sarebbero disposti a fare retromarcia proprio ora che il Movimento 5 stelle è sul punto dell’implosione con lo psicodramma in corso tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, mentre Chiara Appendino minaccia addirittura di sbattere la porta e lasciare il partito, mettendo in dubbio la presentazione di una lista alle prossime elezioni.  

Insomma, porte aperte a Calenda. D’altronde era stato proprio Lo Russo, all’indomani delle primarie, e mentre tutti gli chiedevano come intendesse trattare con i pentastellati a fare appello alle forze riformiste della coalizione – Italia Viva e Azione – che fino a quel momento erano rimaste alla finestra. Per portare a casa l'accordo Lo Russo era anche andato in missione a Roma, una settimana fa: ma se in quell'occasione tornò a casa con un pugno di mosche in mano, dopo un colloquio con Matteo Richetti, ora i tempi sembrano maturi. S’è fatto attendere Calenda, che a dire il vero ha cercato strenuamente la strada per costruire un Terzo polo, ma quando si è accorto che il leader dei Moderati Giacomo Portas – con cui era in trattativa al punto da offrirgli la candidatura a sindaco – bluffava e Italia viva era già con un piede nel centrosinistra, ha capito che l’approdo su quei lidi era il più naturale possibile. Approdo perorato anche dal suo luogotenente a Torino, l’ex assessore di Piero Fassino, Claudio Lubatti vista anche l’inconsistenza dell’ipotetica candidatura della madamin Giovanna Giordano Peretti.

E se Calenda è sull’uscio, i renziani sono di fatto ormai dentro. Ieri i parlamentari Mauro Marino e Silvia Fregolent hanno incontrato Francesco Tresso, alle primarie candidato della sinistra radicale ora pronto a un accordo con l’ala destra della coalizione per rafforzare la sua lista civica. In queste ore è in programma anche un incontro con Mario Giaccone, patrocinatore della prima lista civica di Lo Russo. Dove i due dirotteranno i loro voti non è ancora dato sapere.

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