GLORIE NOSTRANE

Appendino "logorata", Cirio sugli scudi

Nella rilevazione sul gradimento degli amministratori, la sindaca grillina precipita al 94° posto, in compagnia della "gemella diversa" Raggi. Buona performance del governatore: alla sesta posizione in forte recupero

Sarà pure colpa del “logorio amministrativo”, ma il crollo del gradimento di Chiara Appendino pare piuttosto marcare la parabola politica dell’esponente grillina, in cinque anni passata dalle (5) stelle alle stalle. Nella tradizionale rilevazione realizzata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano, la sindaca di Torino è precipitata al 94° posto (su 105) con una percentuale di gradimento del 43%, in vistoso calo rispetto al dato del 2016 e anche nei confronti della precedente valutazione (56,6% ovvero -11,6%). E non può certo essere una consolazione che a farle compagnia alla medesima casella vi sia la collega pentastellata, Virginia Raggi, prima cittadina di Roma, proprio lei, che al suo confronto veniva definita “quella brava”.

Premiato, invece, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che nella classifica dei governatori italiani si piazza al sesto posto (visto che il terzo è occupato da due colleghi) con un lusinghiero 52,5%, guadagnando sia rispetto al 2020 (+3,7%) sia all’esito delle urne (+2,6%). Rispetto alla sindaca, è probabile che il presidente del centrodestra possa aver goduto della “freschezza” amministrativa e, certamente, di un’immagine di efficienza e di notevoli doti comunicative.

Per quanto riguarda il quadro complessivo, Luca Zaia e Antonio Decaro si confermano anche nel 2021 gli amministratori locali dal più elevato indice di gradimento in Italia, rispettivamente con il 74% dei consensi per il presidente della Regione Veneto e con il 65% per il sindaco di Bari. Dietro di loro, però, dodici mesi dopo, il quadro dei leader più popolari risulta in forte movimento. Tra i governatori si segnala lo scatto di Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, Pd) che, con una crescita del 6%, raggiunge quota 60% e scalza dal secondo posto Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, Lega), il quale tra l’altro deve condividere il terzo gradino del podio con Vincenzo De Luca (Campania, Pd) entrambi al 59%; nei top five, al quarto posto il governatore ligure Giovanni Toti (centrodestra) al 56% e al quinto posto appunto Cirio.

Tra i sindaci emerge il secondo posto di Luigi Brugnaro (Venezia, centrodestra) al 62% segnando un balzo di +7,9%, seguito al terzo da Giorgio Gori (Bergamo, centrosinistra) ex aequo con Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, centrodestra) entrambi al 61% ma con il sindaco di Bergamo in crescita del 5,7%.

Un sondaggio che coglie i trend degli amministratori locali 16 mesi dopo lo scoppio della pandemia, in una fase che oggi non è più dominata dai contagi e dalla crisi economica, ma dalle prospettive di ripresa di tutte le attività grazie al crescendo della campagna di vaccinazione. Nel caso dei governatori, se il confronto si sposta dal risultato 2020 a quello del giorno di elezione spiccano le performance di Nicola Zingaretti (Lazio) che guadagna +10 punti, di Nello Musumeci (Sicilia, +9,2) e dello stesso Bonaccini (+8,6). In ribasso, invece, le quotazioni di Donatella Tesei (Umbria), rispetto sia allo scorso anno sia al giorno delle elezioni. Il termometro della popolarità dei sindaci evidenzia, nel confronto tra il 2021 e il giorno delle elezioni, due gruppi di situazioni critiche. Il primo è quello dei sindaci delle grandi città del Sud alle prese con conti in dissesto e paralisi amministrative: agli ultimi tre posti della graduatoria delle 105 città capoluogo ci sono infatti Salvo Pogliese (Catania, 30% dei consensi), Luigi De Magistris (Napoli, 35%) e Leoluca Orlando (Palermo, 39%). L’altro fronte traballante è, più in generale, quello delle metropoli: Dario Nardella (Firenze, 57%) e Virginio Merola (Bologna, 54,6%) continuano a cavarsela egregiamente, ma Beppe Sala (Milano) si ferma per la prima volta sotto al 50% occupando un opaco 81° posto (-2,7%), mentre le sindache Cinque Stelle Raggi (Roma) e Appendino (Torino) coabitano alla casella numero 94 con il 43% di gradimento, con la Raggi che cala del 24,2% e Appendino dell’11,6%.

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