PALAZZO LASCARIS

Consiglio regionale, i lavori ripartono da (Azienda) zero 

La ripresa dell'attività di Aula parte con un cortocircuito: la Lega approva l'ordine del giorno, ma Icardi chiede di cambiarlo per accelerare sulla Super Asl. Nel caso venga accolto slitterebbe l'Omnibus. Spiazzate le minoranze che si preparano (in fretta) alla discussione

Si riaccendono le luci nell’aula di Palazzo Lascaris, dopo le vacanze estive, ma ancor prima nella Lega succede un cortocircuito. Il principale partito della maggioranza oggi ci metterà una pezza, chiedendo di invertire i punti all’ordine del giorno anteponendo l’avvio della discussione della proposta di legge istitutiva dell’Azienda Sanitaria Zero rispetto al disegno di legge di riordino dell’ordinamento regionale 2021, meglio conosciuto come collegato dell’Omnibus.

Questo perché, evidentemente, c’è stato un blackout nelle comunicazioni tra il vertice del gruppo leghista di via Alfieri e l’inquilino di corso Regina Margherita. Non si spiegherebbe altrimenti la pressante richiesta dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi di avviare oggi e non in una delle prossime sedute del consiglio regionale la discussione sulla “super Asl”, dopo aver scoperto che la conferenza dei capigruppo stilando l’ordine del giorno aveva messo questo punto in coda all’Omnibus, ovviamente con il placet del suo partito rappresentato da Andrea Cerutti in sostituzione del titolare Alberto Preioni.

Quest’ultimo non sapeva o non aveva raccolto l’urgenza dell’assessore o non aveva trasferito l’indicazione nelle consegne al suo sostituto? Sia come sia, quelle di ieri sono state ore concitate nella maggioranza, soprattutto nella Lega. Non è un mistero che Icardi prema da tempo per mettere in funzione in fretta l’Azienda Zero, passaggio cui è collegato l’avvio dell’annunciato iter per dare al Piemonte un nuovo piano sociosanitario. Telefonate e messaggi allargano il raggio anche alle opposizioni, sondate per capire se quel cambio dell’ordine del giorno può passare – come accade spesso – senza troppe complicazioni. Ancor prima c’è da “convincere” Maurizio Marrone, anche lui in attesa della discussione dell’Omnibus da un po’ di mesi. L’assessore di Fratelli d’Italia s’affretta a spiegare che non leggerebbe quello scivolamento dopo la questione sanitaria come uno sgarbo, però è altrettanto chiaro nel ribadire la necessità di non tirarla troppo per le lunghe e, comunque, arrivare ad approvare il disegno di legge non oltre ottobre.

Dalle minoranze, un po’ spiazzate dal cambio di programma, il Pd con il capogruppo Raffaele Gallo spiega di essere pronto sia per far le pulci all’Omnibus, la cui maggior parte dei più svariati temi non è passata in commissione, sia per rendere tutt’altro che facile la partenza dell’Azienda Zero. Sono non meno di 150 gli emendamenti preparati dai dem per il disegno di legge della giunta che spazia dal turismo all’urbanistica passando per la cultura e le cave. Ma tutti sanno che non è quello che sta scritto nel disegno di legge a dover far drizzare le antenne, bensì quel che la giunta può inserire come emendamenti fino all’ultimo minuto. Bocche cucite in maggioranza, occhi aperti nei banchi delle opposizioni, ma se come tutto lascia presagire il cambio dell’ordine del giorno ci sarà, la questione slitterà alle prossime sedute. Oggi se la richiesta di Icardi non verrà disattesa (nel quale caso se ne potrebbero vedere delle belle) sarà il futuro organismo sanitario a concentrare su di sé attenzione e manovre. 

Voluta fortemente dall’assessore e destinata ad accorpare molte competenze e poteri, la “super Asl” non infiamma gli animi degli azzurri, visto che Forza Italia non ha brillato per le presenze in commissione e non sembra stare in cima ai pensieri dell’altro alleato, anche se continua a circolare la voce di un interesse di FdI per la futura direzione del potente organismo sanitario. Una poltrona non per, come si era vociferato mesi fa, per il direttore della maxiemergenza Mario Raviolo il cui nome circola al di fuori del Piemonte per un importante incarico a livello nazionale con proiezione estera nel settore in cui le capacità e l’esperienza (anche con le ultime missioni in India e nelle Filippine) del direttore del 118 sono note e apprezzate.

Il partito di Giorgia Meloni, dunque, ha più di una ragione per non mettersi di traverso sul percorso dell’Azienda Zero, incominciando proprio da oggi pur dovendo rinviare la discussione del testo che Marrone non intende prorogare oltre ottobre. Entro settembre, invece, Icardi prevede l’approvazione della proposta del suo partito (e non della giunta) per l’istituzione, sul collaudato modello veneto pur con non poche differenze, della super Asl. Quale sarà il percorso in aula e se si presenterà più o meno accidentato lo si potrà capire, forse, già oggi. 

print_icon