LOTTA AL COVID

Terza dose anche a scuola

Cirio chiede a Figliuolo di partire con il terzo ciclo di vaccini pure per il personale scolastico. Un modo "per continuare a garantire le lezioni presenza". In settimana incontro con i medici di famiglia

La Regione Piemonte vuole accelerare sulle terze dosi anche per il personale scolastico. Alberto Cirio scriverà nelle prossime ore al commissario Francesco Paolo Figliuolo per chiedere di poter coinvolgere subito anche i lavoratori delle scuole nel nuovo ciclo vaccinale. Dalla terza settimana di novembre, infatti, in Piemonte anche il personale scolastico inizierà a maturare i sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Nelle scorse settimane sempre da piazza Castello era arrivata la richiesta di autorizzare le terze dosi per il personale sanitario, domanda che la struttura commissariale aveva immediatamente accolto.

“È fondamentale mettere a disposizione subito la dose aggiuntiva per chi lavora nel nostro sistema scolastico” affermano Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi che anche così vogliono scongiurare un eventuale ritorno alla didattica a distanza e “garantire le lezioni in presenza che per noi sono una priorità”. Quest’anno, infatti, a differenza del 2020, l’inizio della scuola non ha coinciso con un’impennata dei contagi e questo anche grazie al fatto che il 95% del personale docente e non docente in Piemonte ha aderito alla campagna vaccinale, oltre all’altissima percentuale degli studenti: circa il 72%, su una popolazione complessiva di 316mila persone nella fascia 12-19 anni. E con un’alta copertura vaccinale il virus arretra: nella settimana dal 25 al 31 ottobre i focolai sono passati da 21 a 15, le classi in quarantena passano da 185 della scorsa settimana a 162. L’incidenza della malattia suddivisa per fasce di età mostra un aumento più marcato nelle classi di età che non possono essere vaccinate. I nuovi casi settimanali ogni 100 mila nella specifica fascia d’età passano da 16.7 a 34.5 tra 0-2 anni, da 33.4 a 50.1 fra i 3 e i 5 anni, da 52.8 a 65.6 tra i 6 e i 10 anni. Meno marcato l’incremento nelle fasce di età sottoposte a immunizzazione, che come noto comincia a partire dai 12 anni. L’incidenza nella fascia  11-13 anni passa da 53.2 a 58.3, mentre i ragazzi tra i 14 e i 18 anni si mantengono pressoché stabili, con una incidenza che passa da 35 a 37 nuovi casi ogni 100 mila in questa fascia d’età.

Intanto la Regione sta procedendo con le terze dosi per i sanitari di ogni età, per i dipendenti e gli ospiti delle Rsa e per gli over 80. L’orientamento del Piemonte – anticipato sullo Spiffero dall'infettivologo Giovanni Di Perri – è sempre più quello di alzare il muro, attraverso le terze dosi, per chi ha deciso di aderire alla campagna elettorale (oltre l’80 per cento dei cittadini), dal momento che ormai lo zoccolo duro dei no vax si sta consolidando e difficilmente cambierà idea. Nelle Rsa è già stata somministrata la terza dose a un terzo degli ospiti. Alla scorsa settimana erano già state oltre 210mila le terze dosi somministrate in Piemonte.

In settimana ci sarà anche un incontro con i medici di famiglia per fare il quadro della situazione mentre già dalla prossima settimana si potrebbe partire con le terze dosi in farmacia: la data ipotizzata è l’8 novembre ma si attende l’accordo con Federfarma per l’ufficialità.

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