COVIDIOTI

"Bisogna andare a lanciare bombe",
No Vax replicano al bliz della polizia

Deliranti minacce rivolte agli investigatori e ai magistrati che in queste settimane hanno condotto le indagini sfociate nel blitz di questa mattina. "Appena distruggeremo la dittatura finirete in piazza Loreto", che sarebbe poi il noto piazzale milanese

Minacce ai magistrati della procura di Torino e alla polizia che indagano a carico degli attivisti della chat “Basta dittatura”, recentemente chiuso. “Sapete cosa fare” si legge sui canali No Vax e No Green pass che hanno diffuso la notizia delle perquisizioni di questa mattina. “Bisognerebbe andare tutti sotto il palazzo a lanciare bombe, così la smettono con questa dittatura”, è uno dei tanti messaggi ora al vaglio della Digos della Questura. “Mandiamo a fan... tutte le mer... criminali della Procura di Torino, dell’Antiterrorismo di Milano, della Digos e la Nazipostale (inondateli di mer..). Appena distruggeremo la dittatura finirete in piazza Loreto (sapete già in che posizione). Non dimentichiamo e non perdoniamo”. È il buongiorno che l’amministratore del canale Telegram “Basta dittatura!” dà questa mattina agli 8.548 iscritti commentando le perquisizioni ai No Vax disposte questa mattina in tutta Italia per gli attivisti della chat accusati di istigazione a delinquere. “Attenzione, nascondete tutti i coltelli da cucina”, commenta ironizzando un utente. Ma è un’altra ad aggiudicarsi il “premio per il commento più divertente del mese”, scrive un utente: “Ho delle uova quasi scadute in frigo, per sicurezza le butto perché se viene la Digos potrebbe accusarmi di stare pianificando il lancio di uova marce”. E poi ancora minacce al pm Valentina Sellaroli, sostituto procuratore del tribunale di Torino già nel mirino dei no vax, alla procura di Torino, al questore, alla Digos e alla polizia postale del capoluogo piemontese. I commenti sono in linea con le foto di piazzale Loreto (questa è la corretta dizione) postate per le “mer... criminali che essendo così stupidi non hanno capito in quale posizione finiranno anche loro”. “Certamente – scrive un iscritto in chat – se questi mi vogliono rinchiudere in un campo di concentramento, mi difenderò fino alla morte con le armi”. E poi: “Io per esempio non pago tasse da 2 anni, niente lavoro e contrasto il regime fascista del Draghistan con ogni mezzo legale, per adesso”.

Nelle chat gli indagati “invitavano a bloccare strade, stazioni ferroviarie, banche. Chiedevano di utilizzare armi, bastoni, bottiglie molotov, acido da lanciare alle forze dell’ordine, gambizzare. Non mancano, inoltre, gli inviti a marciare su Roma”, racconta il dirigente della Digos della Questura di Torino, Carlo Ambra, in merito all’operazione che ha portato la polizia a effettuare questa mattina perquisizioni in tutta Italia. “Agli indagati la polizia è arrivata dopo un lungo lavoro di monitoraggio iniziato prima dell’estate – aggiunge Fabiola Silvestri, dirigente della polizia postale del Piemonte –. Gli amministratori del canale, poi chiuso da Telegram, che contava oltre 40 mila utenti, non sono stati ancora identificati”. Una tanica di acido, un passaporto nazifascista d'epoca, coltelli e una balestra oltre a materiale informatico, pc e cellulari: questo è parte del materiale sequestrato oggi.

La polizia postale di Torino che con la Digos del capoluogo piemontese ha eseguito 17 perquisizioni a carico di altrettanti attivisti No Vax/No Green pass è intenzionata a chiedere nelle prossime ore alla procura torinese di avviare le procedure per l’oscuramento dei nuovi canali no green pass su Telegram nati dopo la chiusura di “Basta dittatura”. Sulle nuove reti ancora oggi si leggono minacce rivolte agli investigatori e ai magistrati che in queste settimane hanno condotto le indagini che hanno portato al blitz di questa mattina. Intanto, due fogli di via sono stati emessi dal questore di Torino, Vincenzo Ciarambino, nei confronti di altrettanti No Vax. Si tratta di una donna di 43 anni di origini siciliane indagata nell’inchiesta e di un uomo, estraneo all’indagine. Il provvedimento è stato adottato, secondo quanto si apprende, “per le condotte criminose durante le manifestazioni di piazza, con atteggiamenti oppositivi nei riguardi delle forze dell’ordine durante la gestione dei cortei non autorizzati”.