Rogo nel Torinese: rischio crolli e inquinamento raddoppia

Sono proseguite tutta la notte le operazioni di spegnimento del vasto incendio che ha distrutto il capannone della Demap a Beinasco (Torino) dove erano riciclate materie plastiche. Il lavoro dei vigili del fuoco per le operazioni di bonifica continuerà per tutta la giornata. Si tratta di un intervento particolarmente delicato visto che il pericolo di crollo - spiegano ii vigili del fuoco - rende difficile lo smassamento. Alcune scuole della città sono rimaste chiuse per precauzione e anche a Torino, nella parte sud e centro-sud della città resta valido l'invito della Protezione Civile a tenere le finestre delle abitazioni chiuse e a uscire di casa, solo se necessario, indossando sempre la mascherina FPP2. La direzione dei fumi, questa mattina, è verso est-sud est e in un'ampia zona di Torino è visibile uno strato di fumo sottile, Nel frattempo l'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) sta proseguendo nelle analisi dell'aria: alle 7.30 di questa mattina nelle zone prossime all'incendio e nelle zone di probabile caduta dei fumi tossici, sono state misurate concentrazioni di inquinanti più che doppie rispetto al normale: in particolare, 265 ppb (parti per bilione) nella zona dell'incendio, 230 ppb all'asilo Garelli, 220 nel centro di Beinasco, 301, nella piazza Vittorio Veneto della città alle porte di Torino. Valori ampiamenti a quelli misurati ieri poiché - spiega Arpa - "l'effetto ombrello determinato dall'innalzamento dei fumi e il loro confinamento negli strati superiori dell'atmosfera, ha iniziato a cedere nella tarda serata".
 

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