POLITICA & GIUSTIZIA

Rimborsopoli, condannato Cota

Un anno e sette mesi all'ex governatore del Piemonte nel processo di Appello bis celebrato per iniziativa della Corte di Cassazione che aveva annullato una sentenza precedente. Un anno e 5 mesi per il deputato leghista Tiramani, un anno e 7 mesi alla parlamentare FdI Montaruli

Un anno e sette mesi di carcere: questa la condanna che la Corte di Appello di Torino ha inflitto all’ex governatore Roberto Cota nel processo Rimborsopoli, che riguarda gli ex consiglieri regionali del Piemonte. In primo grado Cota, che intanto è passato dalla Lega a Forza Italia, era stato assolto. La sentenza riguarda fra gli altri anche il deputato leghista Paolo Tiramani, attuale sindaco di Borgosesia, al quale sono stati inflitti un anno e cinque mesi, e la parlamentare Augusta Montaruli di Fratelli d’Italia (un anno e sette mesi).

La condanna più alta riguarda l'ex consigliere Angelo Burzi, che è stata ricalcolata in 3 anni di reclusione. Altri imputati in cui è intervenuta la Corte d'Appello sulla pena detentiva sono Rosanna Valle (due anni e quattro mesi), Roberto De Magistris (un anno e sei mesi) e Daniele Cantore (un anno e sette mesi). Per un’altra decina di ex consiglieri la pronuncia ha riguardato la durata della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, che è stata ridotta. Per tutti il capo d'accusa è il peculato.

Il processo ha riguardato la regolarità dell'utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi politici rappresentati in Consiglio regionale fra il 2010 e il 2014. L’appello bis è stato celebrato per iniziativa della Corte di Cassazione che aveva annullato una sentenza precedente. La Corte ha accolto le richieste del procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi. “Siamo convinti che le questioni siano fondamentalmente di carattere giuridico sulle quali crediamo di avere ragione. Leggeremo con attenzione le motivazioni della sentenza e riproporremo le nostre ragioni alla Suprema Corte di Cassazione convinti che ci darà nuovamente ragione” commentano gli avvocati Guido Alleva e Domenico Aiello che assistono Cota e Montaruli.

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