LA GUERRA ALLE PORTE

"Cirio scarichi l'assessore filorusso", il Pd alza il tiro contro Marrone

Opposizioni contro l'esponente di FdI: "Posizioni incompatibili con la sua delega alla Cooperazione internazionale". E il governatore esige il voto favorevole all'ordine del giorno approvato in aula che censura l'aggressione di Putin all'Ucraina

Mentre infuria la guerra tra Russia e Ucraina il Pd piemontese alza il tiro verso l’assessore regionale filorusso Maurizio Marrone. “Sconcerto e stupore” sono i sentimenti della deputata e componente della segretera nazionale dem Chiara Gribaudo nei confronti del silenzio di Alberto Cirio “in merito alla presenza nella sua giunta di Marrone, che in più occasioni in passato è stato promotore di scambi e intese con rappresentanti dei separatisti filorussi nel Donbass. A maggior ragione visto che ha la delega alla cooperazione internazionale” afferma Gribaudo.

Marrone è stato eletto in Fratelli d’Italia ed è al centro delle trattative che il partito di Giorgia Meloni sta intrattenendo con il governatore per rafforzare le sue deleghe. All’indomani dell’annessione della Crimea e della crisi nel Donbass, Marrone aveva aperto a Torino un Centro di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk in Italia: non un consolato come pomposamente era stato definito all’epoca ma un’associazione in grado di promuovere scambi culturali e commerciali con quei territori.

Non solo Gribaudo, anche da Palazzo Lascaris il Pd attacca l’esponente di FdI: “Non è questo il momento di tenere il piede in due scarpe: occorre evitare ambiguità e assumere posizioni responsabili di fronte al dramma che si sta consumando in questi giorni in Ucraina” afferma il consigliere dem Domenico Rossi che oggi ha presentato un’interrogazione sul tema rivolta direttamente a Cirio. Un attacco che arriva proprio nel giorno in cui il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno del presidente Stefano Allasia, condiviso da Ufficio di presidenza e capigruppo, dove si esprime “una ferma condanna per l’aggressione militare in atto da parte della Russia in Ucraina, solidarietà e vicinanza alla popolazione colpita e l’impegno per un immediato cessate il fuoco e la convocazione di un negoziato di pace multilaterale”. Atto che, peraltro, Marrone ha votato dopo il pressing di Cirio e di Fratelli d'Italia. Un’adesione che rappresenta per certi versi un ravvedimento e anche la conditio sine qua non per mantenere le deleghe alla Cooperazione internazionale. 

“Le posizioni di Marrone – conclude Rossi – sono incompatibili con la delega alla Cooperazione internazionale. Siamo di fronte a una posizione imbarazzante che sacrifica la credibilità del Piemonte sull’altare della tenuta della maggioranza”.