REGIONE

Cirio rimpasta (poco) la giunta. Welfare "dimagrito" ai Fratelli

Domani i capigruppo di maggioranza dal governatore per l'accordo. La Lega conferma la manovra a saldo invariato, incassando il Personale per Caucino che cede l'Assistenza a Marrone, ma conserva Casa e Bambini. Caccia e Pesca da Protopapa a Carosso

“Venerdì si fa il rimpastino”. L’annuncio della fine della telenovela sul rimaneggiamento della giunta regionale arriva, con una certa nonchalance, dal leghista Alberto Preioni nel corso della riunione con i suoi colleghi capigruppo. Le conferme all’anticipazione che ha lasciato nel dubbio le minoranze ci sono e spazzano via (almeno stavolta) l’ipotesi della preionata.

Domani i capigruppo di LegaForza Italia e Fratelli d’Italia si vedranno con Alberto Cirio e davanti al governatore sigleranno l’accordo che dovrebbe mettere fine (o comunque ridurre parecchio) le tensioni tra il partito di Matteo Salvini e quello di Giorgia Meloni che ormai vanno avanti da un po’ di settimane. FdI, dopo aver disertato il voto dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale dal quale è rimasta esclusa, ha aumentato in pressing al fine di ottenere un peso maggiore per uno dei loro due assessori, Maurizio Marrone.

A lui, dopo aver abiurato le sue posizioni filoputiniane con il voto imposto alla mozione unitaria del Consiglio di ieri, dovrebbe andare il Welfare, sia pure spogliato delle responsabilità sulle  politiche della casa e quella dei bambini che resteranno in capo all’attuale titolare, la leghista Chiara Caucino. E se il segretario regionale della Lega Riccardo Molinari ancora recentemente, come riportato dallo Spiffero, aveva ribadito il via libera al rimpasto con la clausola che fosse a saldo invariato per il suo partito (tradotto, non perdere peso anche di poco), questo sarà garantito con l’attribuzione a Caucino della competenza sul Personale che verrà ceduta dall’azzurro Marco Gabusi, al quale resteranno comunque i Trasporti e la Protezione Civile. Passaggio delle deleghe su Caccia e Pesca prevista, come più volte annunciato, dal leghista Marco Protopapa, che dovrebbe rimanere titolare dell’Agricoltura, a favore del suo compagno di partito nonché vicepresidente della Giunta Fabio Carosso

La notizia che si sarebbe trovata la quadra è arrivata dal capogruppo leghista dopo una sorta di via di mezzo tra la sollecitazione e l’accusa da parte del Pd. Il capo della pattuglia dem a Palazzo Lascaris, Raffaele Gallo, non ha mancato anche ieri di puntare l’indice contro la maggioranza litigiosa, colpevole di bloccare l’atteso rinnovo dei vertici delle commissioni consiliari. “Venerdì si fa il rimpastino”, la risposta, “poi andiamo avanti col resto”. Già, perché pare che il “pacchetto” comprenda anche i vertici delle commissioni. 

Fratelli d’Italia non ha alcuna intenzione di ridurre le loro attuali due, una delle quali la Prima, conquistata con il passaggio da Forza Italia nelle loro fila di Carlo Riva Vercellotti. L’altra, la Sesta, attualmente guidata da Paolo Bongioanni, passerà da questi nel frattempo diventato capogruppo a Davide Nicco. Nessun cambiamento pare annunciarsi sul versante della Lega e se così sarà, Forza Italia continuerà a rimanere senza una presidenza di commissione, anche se proprio questa circostanza (dopo il cambio di casacca di Riva Vercellotti) è servita per conservare agli azzurri la vicepresidenza del Consiglio regionale di Francesco Graglia e la porta chiusa a FdI nell’ufficio di vertice di Palazzo Lascaris. Qualche cambiamento si annuncia nelle vicepresidenze in quota minoranze. Al posto di Daniele Valle, eletto vicepresidente del Consiglio, in Sesta commissione andrà Diego Sarno, mentre la vicepresidenza della commissione Trasporti vedrà il passaggio di testimone dal grillino Ivano Martinetti, fresco segretario d’Aula al piddino Alberto Avetta, mentre ragionamenti sono ancora in corso tra i dem per altre commissioni. 

Il voto è previsto per metà del mese, quasi certamente al rientro di Cirio dal Cile e comunque dopo la formalizzazione del rimpastino. Comunque sia, domani la montagna (di richieste e di schermaglie) partorirà il topolino.

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