COMUNE DI TORINO

Lo Russo sindaco solo di giorno, arriva quello della notte e pure un gender city manager

Nuove bizzarre figure emergono dalla riorganizzazione della macchina comunale. Intanto il primo cittadino ne approfitta per ridisegnare la burocrazia di Palazzo civico e tagliare qualche "collaborazionista" della giunta grillina. Calvano braccio destro (e sinistro) di Cimadom

Costretto al passo indietro sulle registrazioni dei figli omogenitoriali, il sindaco Stefano Lo Russo prova a rimediare con l’istituzione del Gender City Manager. Quali saranno effettivamente i suoi compiti non è chiaro, ma rappresenta quantomeno un ramoscello d’ulivo nei confronti della comunità Lgbt che un po’ lo ha criticato per aver ceduto al Prefetto e bloccato le trascrizioni avviate da Chiara Appendino nella passata amministrazione. Certo, per ora è solo un’ipotesi, una suggestione, così come il Sindaco della Notte, tanto caro al radicale Silvio Viale, altra figura citata nella delibera con cui la giunta ha approvato la riorganizzazione della macchina comunale. L’istituzione di tali figure “verrà successivamente valutata” e avrà il compito di “sensibilizzare su tematiche e politiche cruciali per la Città”. Si vedrà.

Intanto prende forma la nuova struttura organizzativa del Comune con una “catena decisionale semplificata” per rendere la macchina più efficiente (“e per tagliare qualche ramo secco” malignano a palazzo). Le macro-aree in cui viene suddivisa l’attività amministrativa saranno solo quattro così come i componenti del Codir, il Comitato di direzione formato dai massimi dirigenti di Palazzo civico che, con gli anni, era diventato sempre più pletorico e inefficiente.

Ecco come è stata riorganizzata la macchina comunale, suddivisa per aree e relativi dipartimenti.
Area 1: Commercio – Servizi educativi – Decentramento – Servizi sociali
Area 2: Servizi interni – Cultura, Sport, Grandi eventi e Turismo – Risorse finanziarie – Appalti ed Economato
Area 3: Manutenzioni e Servizi tecnici – Urbanistica – Ambiente – Grandi Opere e Mobilità
Area 4 (direttamente sotto il sindaco): Polizia Locale

Al nuovo assetto della dirigenza comunale ha lavorato in questi tre mesi il direttore generale Alessandra Cimadom non senza qualche momento di tensione con alcuni mandarini di via Milano, a partire da chi l’ha assistita nei suoi primi passi. Nessun nome viene fatto, in via ufficiale, sui vertici delle varie aree che poi comporranno il Codir. Di certo un ruolo di primo piano nel nuovo assetto spetterà ad Antonino Calvano, più che probabile vicedirettore generale e capo dell’Area 2, all’interno della quale dovrebbe seguire il dipartimento Cultura, Sport, Grandi eventi e Turismo. Se non in caduta certamente al ribasso le quotazioni di Paola Virano, plenipotenziario direttore di Commercio e Turismo nell’era Appendino e che ora potrebbe pagare la dura legge della restaurazione. Non è un caso che la sua divisione sia stata smembrata e spacchettata tra l’Area 1 e l’Area 2 riducendo il suo perimetro d’azione al solo commercio. Un po’ più morbido l’atterraggio per il direttore finanziario Paolo Lubbia, estrazione socialista, un tempo fedelissimo dell’ex vicesegretario generale Beppe Ferrari – insieme a Enrico Donotti, che ha il Personale, e Flavio Roux, Servizi civici –. Dopo aver lavorato lealmente al fianco della giunta pentastellata, ha già giurato fedeltà a Lo Russo, confidando nella sua benevolenza. L’ipotesi è che manterrà le Risorse finanziarie ma difficilmente sarà a capo di quell’area.  Fermo restando che l’Area 4 sarà guidata dal comandante della Polizia municipale, la 3 vede un ballottaggio tra Mauro Cortese e Roberto Bertasio; mentre alla 1 favorita è Monica Lo Cascio, che da anni gestisce i Servizi sociali.

La procedura ufficiale prevede che venga assegnata per ogni casella un’indennità sulla base delle funzioni, poi si passerà a quello che in gergo tecnico si chiama “interpello”. Una sorta di call interna per assegnare i ruoli a capo di ogni area e poi, a cascata, dei vari dipartimenti in cui ogni dirigente potrà esprimere due preferenze. Il sindaco alla fine decide. A parte, rispetto a questa organizzazione, è il super dipartimento per i Fondi europei e il Pnrr che ha al suo interno anche Innovazione e Rigenerazione urbana e che sarà guidato da Michele Presutti.

Qui la delibera con lo schema della riorganizzazione

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