FINANZA & POTERI

Generali, il Leone sbrana Quaglia:
ora si apre il redde rationem in Crt

Vince la lista di Mediobanca e per la Fondazione torinese è un sonoro smacco. Il tandem di presidente e segretario Lapucci aveva scommesso tutto sul ribaltone di Caltagirone. Nonostante l'investimento "strategico" Torino non avrà rappresentanti al vertice

Ha fatto la parte del Leone spennando Quaglia. La lista promossa dal Cda uscente delle Generali ha vinto con quasi il 60% del capitale: Philippe Donett resta quindi ceo e Andrea Sironi diventa presidente del gruppo assicurativo di Trieste. La Fondazione Crt non porta a casa nulla se non – commentano da via XX Settembre – l’ennesima scelta strategica sbagliata che ha fatto perdere la faccia e la natura di investitore istituzionale all’ente e, inevitabimente, aprirà un solco ancora più profondo tra gli organi interni e il vertice: Giovanni Quaglia, presidente, e il segretario generale Massimo Lapucci.

Ecco la cronistoria della disfatta. A settembre dello scorso anno, in colloqui informali, viene suggerito al tandem di governo di non schierare la Fondazione per nessuna delle cordate in campo, evitando di aderire a patti di consultazione: il Cda, invece, decide di parteggiare per il due grandi vecchi, Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio. A dicembre Quaglia e Lapucci decidono di non rispondere – e di non comunicare agli organi – la ricezione di un’email della società cacciatrice di teste Russell Reynolds che chiedeva se vi era interesse a segnalare eventuali profili da valutare per essere inseriti nella lista Donnet. A marzo la commissione “Investimenti” del Consiglio d’Indirizzo si esprime raccomandando di mantenere una posizione neutra a tutela dell’ente optando per l’astensione in assemblea. Il Cda decide, in una successiva seduta, a maggioranza (5 voti su 7) di appoggiare la Lista Caltagirone.

Oggi il triste epilogo. La lista Caltagirone perde, non c’è nessun rappresentante di Crt nella formazione che ha vinto la partita (rimanendo Generali un investimento strategico per Via XX Settembre) e si aprirà un aspro confronto interno sulle scelte fatte, le risposte non date e le raccomandazioni non seguite. Alla fine vince, come nella savana, il Leone… e qualcuno lo aveva preconizzato all’inizio di questa storia. Un tipo di Tortona con la stazza di oltre un metro e novanta per un quintale e mezzo di peso: Fabrizio Palenzona.

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